Milan, sotto l’albero tanta fiducia. A Salerno la prima del nuovo Ibra

Alle 20.45 il Diavolo sfida Pippo Inzaghi: Bennacer torna titolare dopo sette mesi, operazione rimonta

di ILARIA CHECCHI -
22 dicembre 2023
Milan, sotto l’albero tanta fiducia. A Salerno la prima del nuovo Ibra

Milan, sotto l’albero tanta fiducia. A Salerno la prima del nuovo Ibra

Le certezze a Milanello arrivano da tre preziosi ritorni: in campo, quello di Davide Calabria (dopo la squalifica) e di Ismael Bennacer, stasera titolare 226 giorni dopo l’ultima volta (10 maggio, euroderby di andata), a cui si aggiunge quello di Zlatan Ibrahimovic, apparso per la prima volta al centro di Carnago nel suo nuovo ruolo di Senior Advisor e presente questa sera all’Arechi, dove il Diavolo sfiderà i granata dell’ex rossonero Pippo Inzaghi, fanalino di coda. "Ibra è quello che conosciamo, si sta approcciando a un ruolo diverso ma è molto curioso e motivato. Sarà con noi a Salerno: è un valore aggiunto ed è il simbolo di chi sfida le sfide" l’accoglienza di Stefano Pioli che, oltre a confermare la titolarità dell’algerino, ha spiegato il perché dello scarso utilizzo di Krunic ("In questo momento c’è qualcuno che sta meglio di lui"), ha svicolato sulla Superlega ("Non ho ancora in mano dei dati per dare un giudizio più profondo") e ha speso parole al miele per il tecnico della Salernitana: "Al Milan ha dato tanto, è nel cuore dei tifosi". Il ritorno di Bennacer è strettamente correlato alla probabile chiamata da parte dell’Algeria per la Coppa d’Africa: "Lui sta bene, se accetterà la convocazione andrà, così come Chukwueze. Toccherà a noi trovare altre soluzioni".

Soluzioni che non arriveranno però dal mercato, dove le priorità sono per difesa e attacco ("Il club sa quali sono le nostre esigenze ed è disponibile a intervenire a gennaio") ma che non cambiano l’idea di Pioli: "Io so cosa faccio, chi alleno e sono convinto delle potenzialità del mio Milan. Non possiamo essere soddisfatti ma possiamo fare meglio di così". Se il bicchiere mezzo pieno riguarda i ritorni, le assenze pesano ancora sull’economia del gruppo: ieri Tommaso Pobega è stato sottoposto a un intervento di riparazione del tendine retto femorale sinistro, eseguita in Finlandia, e per il centrocampista si parla di quattro mesi di stop, una tegola che va ad aggiungersi ai lungodegenti Kalulu, Thiaw e Caldara. Per Okafor si parla di un mese di assenza, mentre Musah è atteso il 30 dicembre con il Sassuolo, ma i risultati dei correttivi presi a Milanello per provare a limitare l’ondata di infortuni si vedranno col tempo: "Spero il prima possibile: non faccio il bollettino medico ma gli ultimi stop sono stati strani e particolari, stiamo lavorando per tornare alla normalità" l’auspicio di Pioli.

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