Milan, una reazione Real. Reijnders risolve tutto. Monza quanti rimpianti
Il Diavolo si rialza grazie alla rete di testa dell’olandese a fine primo tempo. Leao entra nella ripresa, Fonseca guarda con fiducia alla maxi sfida di Champions .
Torna a vincere il Milan e lo fa lontano da San Siro (finora l’unica vittoria in “trasferta” contro l’Inter in questa stagione). In casa del Monza arrivano tre punti d’oro per Fonseca al termine di una gara non facile, complicata dalla vivacità dei brianzoli nel primo tempo: ma sono proprio queste partite ’sporche’ che portano entusiasmo ed autostima, non solo i punti. Felici anche i tifosi, nonostante dopo un quarto d’ora parte del settore ospiti si sia svuotato per protesta. Prosegue invece il momento difficile dei ragazzi di Nesta. Parte benissimo il Monza che in avvio d’ora mette seriamente il Milan in difficoltà, soprattutto grazie alle accelerazioni di Pedro Pereira e alle giocate dell’imprendibile Daniel Maldini. Dopo sette giri di lancette i brianzoli il gol lo realizzano con un bel sinistro di Mota Carvalho su sponda di Djuric, ma l’arbitro annulla per un precedente fallo di Bondo su Theo. Ha più qualità e coraggio la squadra di Nesta, che sfiora ancora il vantaggio prima con Kyriakopoulos dalla distanza e poi con un piattone di Maldini, mentre i rossoneri, nonostante il maggior possesso palla, faticano a costruire. Ma fra il 18’ e il 21’ gli ospiti per due volte sfiorano il gol: in entrambe le circostanze spreca Okafor che prima tira su Turati e poi non trova l’impatto col pallone su assist di Hernandez nell’unica incursione del francese nel primo tempo. I ritmi non sono granché, ma il Monza è sistemato meglio in campo: attende e poi riparte. E al 28’ solo una prodezza di Maignan nega la gioia del gol a Pedro Pereira che meglio non poteva colpire di testa. Il Milan sornione punge al 42’ trova il vantaggio dopo un micidiale contropiede passato dai piedi di Chukwueze e Pulisic, finalizzato da Reijnders dopo il colpo di testa di Morata deviato. Ripresa con ritmi ancora più bassi e il Milan che cerca di gestire. Un quarto d’ora senza emozioni. Poi due sussulti, prima un tiro dalla lunga distanza di Reijnders deviato e intercettato da Turati e poi l’intuizione di Mota che Djuric non raccoglie. Quando entra Leao nell’ultima mezz’ora il match si accende. Il portoghese ha il piglio giusto, sulla sinistra l’intesa con Theo funziona e sono proprio i due a creare le maggiori insidie per i brianzoli. Prima il francese impegna Turati dopo un’azione di sfondamento, poi è Rafa a seminare gli avversari arrivando ad un passo dal gol. Il Milan rischia poco nonostante i cambi di Nesta, ma questo Leao part time meriterebbe una chance. Probabilmente l’avrà in Champions, così ha fatto intendere Fonseca nel pre-gara: "Leao in panchina? Devo pensare anche al Real... Per le questioni interne parlo in privato con i giocatori, ma non c’è conflitto". Resta la terza panchina consecutiva del calciatore. Forse l’ultima, almeno per ora.
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