“Treno“ Hernandez. Il Milan vola con Theo. È da media scudetto
Il terzino sinistro Theo Hernandez si conferma un pilastro per il Milan, con una prestazione completa e di qualità nel match contro il Napoli. Oltre al gol decisivo, ha dimostrato duttilità e attenzione difensiva. Ora, con la fascia di capitano a causa dell'infortunio di Calabria, si carica di ulteriori responsabilità. L'obiettivo è chiudere bene la stagione e rinnovare il contratto in scadenza nel 2026.
La Milano rossonera, con impronta già marcatamente di stampo francese grazie ai talenti di Giroud e Maignan, ha ritrovato un altro pilastro a cui aggrapparsi nella seconda parte di stagione: il “treno“ ad alta velocità griffato Theo Hernandez viaggia spedito come nei giorni migliori. Il numero 19 di Stefano Pioli, che da qualche tempo ha indossato nuovamente i panni naturali di terzino sinistro dopo la breve parentesi al centro della retroguardia, ha deciso il big match contro il Napoli regalando una prestazione completa e di qualità che ha fatto tornare alla mente il suo stato di grazia della stagione del diciannovesimo scudetto.
L’esperienza vissuta in un ruolo non abituale gli ha permesso di aumentare esponenzialmente la sua duttilità e l’attenzione nella fase difensiva, ritrovando al contempo la vena offensiva e il feeling con Rafa Leao: con la rete messa a segno contro gli azzurri, l’ex Real Madrid ha raggiunto quota 4 gol stagionali, eguagliando il bottino di tutta la scorsa annata, ma spiegare l’ottima prova offerta con il solo gol, decisivo, realizzato sarebbe riduttivo perché Theo ha rappresentato una spina nel fianco della difesa ospite.
Ora la fascia di capitano che indosserà a causa dell’infortunio accorso a Calabria lo caricherà di ulteriori responsabilità: "Abbiamo avuto un periodo un po’ complicato ma grazie al lavoro ne siamo venuti fuori. Se siamo in corsa per lo scudetto? No. Noi facciamo il nostro percorso. Poi quando arriverà il derby ci penseremo...Ora testa al Rennes" le parole di Hernandez. La maturità e lo spirito da leader del francese sono venute a galla anche nella difesa strenua nei confronti dell’amico e compagno Rafael, a digiuno sotto porta da settembre: "Leao è stato incredibile e se non segna fa assist. La gente non vede il lavoro che fa tutti i giorni sul campo, noi siamo felici di averlo".
Obiettività e autocritica, poi, fanno parte del suo Dna e se Pioli ha giustificato il periodo difficile passato da Theo parlando di amarezza per il Mondiale perso, il difensore ha spiegato: "È vero che ci sono state partite in cui non sono stato bravo ma negli allenamenti di tutti i giorni do il meglio. Mi piace parlare sul campo. Il gol non l’avevamo preparato ma tutti vogliamo giocare bene per i tifosi". Spirito di gruppo e sacrificio, dunque, per Theo, che si è subito messo a disposizione di Pioli quando l’emergenza infortuni ha flagellato la rosa rossonera, ma è evidente che da terzino possa fare realmente la differenza, come confermano i numeri: nelle ultime otto partite, infatti, ha messo a referto 5 assist e due gol decisivi contro Roma e Napoli. Ora l’obiettivo è chiudere al meglio l’annata mentre quello della dirigenza di via Rossi è rinnovare il contratto in scadenza nel 2026: a fine stagione previsto un incontro con il suo agente Quillon per avviarela trattativa.
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