Alle 15 all’Olimpico. Palladino carica il suo Monza. Contro il Torino dell’amico Juric un duello per l’Europa

Il tecnico Palladino esprime fiducia nel Monza e sottolinea l'importanza delle prossime sfide, con il Toro come avversario di rilievo. Obiettivo: mantenere la carica positiva e puntare in alto.

di MICHAEL CUOMO
30 marzo 2024

"Intanto quello che stiamo facendo da due anni a questa parte resterà". Palladino accarezza il suo Monza a suon di parole. Coccola i suoi giocatori come fossero familiari, è felice di condividere i meriti con il suo staff e guarda a risultati passati e obiettivi futuri con un orgoglio da occhi lucidi. Il valore di Torino-Monza è così grande da essere difficile da quantificare: vale tantissimo, ma si vuole tradurre soltanto in uno degli step importanti nel rush finale del campionato: "Questo periodo lo viviamo con entusiasmo e carica positiva - è il messaggio di ripartenza dopo l’ultima sosta -. È un bel periodo positivo per tutto il Monza, siamo tutti coinvolti con tante energie e vi racconto che abbiamo fatto una bella chiacchierata nello spogliatoio, i ragazzi sono motivati a spingere ancora e siamo tutti uniti per dare il massimo". Il tema centrale del dialogo non viene svelato, ma proviamo a immaginarlo: soddisfazione per il cammino fatto fino a qui, leggerezza per raccogliere quanto più possibile dopo una salvezza ormai raggiunta, impegno nel non pronunciare la parola Europa ma utilizzarla soltanto come stimolo per riservare all’ultima corsa tutte le forze possibili. Fisiche e mentali. "Queste 9 partite, tanti scontri diretti, sono importantissime", avvisa Palladino.

E in effetti il calendario non è un alleato: solo Lecce e Frosinone sono quelle sulla carta abbordabili, poi sono tutti impegni di cartello da vivere e preparare in ogni dettaglio. A partire da oggi, contro il Toro che segue a un punto, con la voglia di sfruttare una giornata piena di incastri, contro Juric di cui Palladino conosce ogni sfumatura: "Sono stato suo compagno e suo calciatore e contro di lui sono partite intense, difficili, di duelli e intensità. Gli voglio bene perché se oggi faccio questo lavoro è anche merito di quanto mi ha inculcato al Genoa e al Crotone, dove già mi coinvolgeva su aspetti tattici. Lo ringrazio". La partita, invece, "si gioca border line, al mezzo errore si può decidere - dice il tecnico brianzolo -. Dobbiamo giocarla in maniera tosta, decisa e con grande personalità". Quella che serve per avere la meglio contro un Toro che rispecchia storia e tradizione nello spirito e nel gioco. Quanto basterebbe per allungare ulteriormente la memoria, perché se "Quello che stiamo facendo da due anni a questa parte resterà", da stasera aumentare il valore dei ricordi potrebbe essere ancora di più un obiettivo concreto.

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Masina; Bellanova, Ricci, Gineitis, Rodriguez; Vlasic; Zapata, Okereke. All.: Juric.

(4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Pablo Marì, Carboni A.; Pessina, Gagliardini; Colpani, Maldini, Dany Mota; Djuric. All.: Palladino.

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