Juve, la svolta ora o mai più. Motta all’esame Monza dopo la grande frenata. Nesta cerca l’impresa

Alle 20.45 sfida da non fallire dopo 4 pari per la Signora. Chance per Nico

di MICHAEL CUOMO
22 dicembre 2024
Nico Gonzalez, 26 anni: l’esterno argentino ha pienamente recuperato dall’infortunio come dimostra lo splendido gol in Coppa Italia al Cagliari

Nico Gonzalez, 26 anni: l’esterno argentino ha pienamente recuperato dall’infortunio come dimostra lo splendido gol in Coppa Italia al Cagliari

Si chiama "pareggite" quella che ha colpito la Juventus. Semplice, per modo di dire, preoccupazione, è quella che ha travolto il Monza. Ecco perché Monza-Juve, quella da cui è iniziata due anni fa la favola brianzola in Serie A, quella di Gatti all’ultimo respiro nello scorso campionato, è partita che Nesta e Thiago Motta devono affrontare col camice bianco: entrambi hanno qualcosa da cui guarire, un segnale da dare, un esame da affrontare e superare.

Avversari in panchina, dopo qualche incrocio sul campo in derby infuocati, accomunati da infermerie pesanti: la Juve, che deve scrollarsi di dosso il Bologna che l’ha raggiunta in classifica ieri pomeriggio, dovrà ancora fare a meno di Cambiaso, che della stagione bianconera era quello che più brillava per costanza e rendimento. Dall’altra parte l’emergenza è senza fine, e il sorriso potrebbe darlo il ritorno da titolare di Patrick Ciurria: sicuramente una bella notizia, da vedere per quanto ne avrà in termini di gamba e minutaggio dopo un lungo stop.

Di sicuro un passo in meno rispetto a Daniel Maldini, che seppur non nel suo periodo migliore rappresentava il fiore all’occhiello dei biancorossi: non ci sarà perché squalificato, e questo basta per quantificare la grandezza della chance che i bianconeri hanno di ritrovare la vittoria dopo quasi un mese e mezzo. L’ultima, in campionato, è datata 9 novembre, nel derby contro il Toro che non fa neanche più notizia.

Poi la lunga striscia di pareggi - 4 consecutivi - intervallati solo dall’exploit in Champions contro il City ferito di Pep Guardiola e l’ultimo acuto in settimana contro il Cagliari in Coppa. Troppo poco, però, per soddisfare un popolo che solo una settimana fa contestava con cori e gesti, e che vuole ritrovare un senso a una stagione che rischia già di dover dire addio all’obiettivo che più piace alla gente, lo scudetto.

Thiago, al microfono, dribbla senza esitazione: "Tutto il resto è passato. I bilanci li lascio a voi (giornalisti, ndr). Possiamo fare meglio. Sono contento di tutti. Sono pronto ad affrontare tutto". Concetti brevi, sguardo fisso, sembra che nulla possa scalfirlo. Nemmeno una panchina ancora ridotta all’osso e scelte pressoché obbligate: in porta il solito ballottaggio, con l’ex Di Gregorio avanti su Perin ma chissà, con una novità rappresentata dall’opzione Nico Gonzalez che insidia uno tra Conceiçao e Yildiz. Davanti, nessun dubbio, il nove sarà Vlahovic e a lui il compito di risolvere eventuali complicanze.

Da un nove all’altro, Nesta è costretto a farne a meno e questo potrebbe quasi diventare un’arma in più: oltre a Maldini, fuori Djuric e il suo sostituto Petagna. Attacco tutto fantasia con Ciurria, dicevamo, Dany Mota e Caprari, senza centimetri ma nemmeno punti di riferimento. Punti di riferimento, però, che in classifica hanno tutti. La Juve non deve perdere la bussola Atalanta nella speranza di qualche passo falso da sfruttare, il Monza, distante già 5 punti dalla zona salvezza, ha le idee ancora più chiare: "Per noi è un’opportunità: l’impresa ci darebbe uno slancio anche per le prossime", dice Nesta che in settimana ha incassato l’ennesima fiducia da Adriano Galliani. Thiago è avvisato, ma il "vietato sbagliare", stasera, vale per entrambi.

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