La sopresa. In attesa del nuovo Di Gregorio, Monza si gode Pizzignacco

Giovani e italiani è un mantra che a Monza porta il timbro da anni di Berlusconi. Caratteristiche che abbracciano chi, in attesa del mercato che verrà, è arrivato con la personalità da grande per guardare i pali biancorossi. Semuel Pizzignacco (foto Ac Monza), 23 anni il primo settembre, forse neanche immaginava un inizio così: il 5 agosto l’annuncio del Monza che lo ha prelevato dalla FeralpiSalò in prestito con obbligo di riscatto condizionato, quattro giorni dopo l’esordio in Coppa contro la Reggiana e quindi titolare allo start del campionato a Empoli, su un campo pieno di insidie. Una crescita repentina per chi fino a qualche settimana prima preparava una stagione di Serie C, e che in carriera aveva raccolto qualche apparizione in B nel mezzo di grandi prove in terza serie. Lì lo lancia il club bresciano, con cui diventa protagonista della cavalcata verso la promozione con conseguente campionato, lo scorso, da protagonista tra i pali dei Leoni del Garda. La retrocessione non ha spento la luce sulle sue qualità, finite sui taccuini della dirigenza brianzola che ha riposto in lui fiducia in attesa che il mercato regali a Nesta il successore di Di Gregorio, all’esordio ieri sera in maglia Juventus. Intanto per Pizzignacco sono 180 minuti da zero gol subiti, un rigore parato nella lotteria contro la Reggiana valso la qualificazione al turno successivo e una prestazione ancora più convincente in Toscana, con sicurezza nelle uscite e attenzione tra i pali. Con il Monza il patto è chiaro: crescere ancora e insieme, magari con accanto guantoni esperti senza escludere una fiducia a tempo pieno. La qualità non manca, i segnali sono incoraggianti. Michael Cuomo