Monza-Fiorentina 0-1, decide Beltran su 'papera' di Di Gregorio

Un grave errore del portiere di casa spiana la strada all'attaccante viola, che segna e porta i suoi per una notte in zona Champions League

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
22 dicembre 2023
Beltran (Ansa)

Beltran (Ansa)

Monza, 22 dicembre 2023 - Al Natale mancano ancora tre giorni, ma Di Gregorio decide di confezionare con largo anticipo un regalo alla Fiorentina, che al 7' passa in vantaggio con una deviazione di stinco di Beltran dopo che il portiere di casa aveva pasticciato con la sempre più discussa costruzione dal basso. I viola ringraziano e, praticamente con il minimo sforzo, mettono in carniere una vittoria pesantissima che significa momentaneo doppio sorpasso siglato a Napoli e Bologna, impegnati domani rispettivamente contro Roma e Atalanta: con tanto di ingresso in zona Champions League e avvicinamento pericoloso con il Milan, fermato nel frattempo dalla Salernitana. Mentre la Fiorentina trova la seconda vittoria di fila, il Monza raccoglie il secondo ko consecutivo e resta così invischiato nelle zone anonime della classifica: non esattamente i piani di inizio stagione.

Le formazioni ufficiali

  Palladino sceglie il 3-4-2-1: ad aprirlo c'è Di Gregorio, protetto da D'Ambrosio, Marì e Caldirola, con Pereira e Kyriakopoulos come quinti e Gagliardini e Akpa-Akpro in mezzo al campo. L'unica punta è Mota, con il tandem composto da Colpani e Pessina a supporto. Italiano replica con un 4-2-3-1 che tra i pali vede Terracciano: la difesa è formata da Kayode, Milenkovic, Ranieri e Biraghi, con la coppia Arthur-Duncan come schermo. Il terminale offensivo è Beltran, pronto a essere rifornito da Ikoné, Barak e Kouamé.  

Primo tempo

  La Fiorentina parte forte e manda subito al tiro Ikoné, che dall'interno dell'area di rigore manca il bersaglio. Il numero 11 viola di riprova al 6' da distanza ben maggiore e stavolta servono i guantoni di Di Gregorio per evitare il peggio a un Monza partito a marce ridotte. Partenza che, non a caso, al 7' porta al prevedibile vantaggio ospite a firma di Beltran, che di stinco manda in rete il passaggio errato di Di Gregorio, impegnato in una costruzione dal basso che diventa un regalo di Natale in anticipo per i rivali. La Fiorentina ha voglia di chiudere subito i conti, ma al 9' un super D'Ambrosio devia sulla linea il tentativo praticamente a colpo sicuro di Ikoné, lanciato da un passaggio profondo e bravo a saltare prima Caldirola e poi Di Gregorio. Il Monza sbanda ancora dietro e all'11' per poco non ne combina un'altra con un retropassaggio sciagurato: stavolta Di Gregorio fa la cosa giusta e spazza appena in tempo. Nonostante il recente spavento e soprattutto la rete incassata in questo modo, i padroni di casa continuano a costruire dal basso: al 13' lo schema funziona e manda al tiro Colpani, ma il massimo del fatturato è un corner che non dà frutti. Dopo un avvio al fulmicotone, soprattutto per merito della Fiorentina, i ritmi calano: al 28' Kayode prova a suonare la sveglia con una botta che Di Gregorio fa sua senza problemi. Al 30' sull'altro fronte Akpa-Akpro lancia Colpani a campo aperto: la palla arriva poi a Kyriakopoulos, che calcia al volo ma spara alto. Poco dopo Colpani si mette in proprio, ma il tiro è troppo debole per impensierire Terracciano. Gli animi si scaldano quando Marì e Beltran hanno un confronto troppo acceso: Sacchi sventola il cartellino giallo a entrambi. Al 36' Barak impegna ancora Di Gregorio, mentre sul ribaltamento di fronte serve un gran salvataggio di Ranieri su un insidioso tiro-cross di Colpani. L'ultimo sussulto del primo tempo è una punizione da buona posizione sprecata da Gagliardini, che scivola al momento della battuta: è la fotografia della frazione iniziale piuttosto scialba del Monza, che si fa male da solo e spiana così la strada alla Fiorentina.

Secondo tempo

  I viola rientrano senza Beltran, rimpiazzato da Nzola, mentre Palladino lascia negli spogliatoi Pereira e Gagliardini, rilevati da Colombo e Ciurria. Al 48' per poco i padroni di casa non raccolgono i frutti dei cambiamenti con Kyriakopoulos, che in spaccata manda la sfera incredibilmente sopra la traversa. Il Monza è cresciuto e la Fiorentina è calata: da qui la nuova mossa di Italiano, che toglie Barak e inserisce Mina. I viola, sornioni, provano a farsi vedere sull'asse in parte inedito Biraghi-Nzola: la difesa di casa fa buona guardia. Palladino cambia ancora: fuori Colpani, il bomber di stagione stasera con le polveri bagnate e dentro Valentin Carboni. La Fiorentina, complice anche la girandola delle sostituzioni, è brava a riaddormentare ancora la partita. Anzi: al 62' Ikoné prova a chiudere i conti con una sventola che si rivela troppo alta. Il Monza torna in una fase di sofferenza sul piano del predominio del campo: tutto fa il gioco della Fiorentina, che fa girare lentamente la palla senza neanche più cercare la via della rete per infliggere il colpo del ko. Al 73' i viola potrebbero chiudere i conti con Biraghi, lo specialista per eccellenza della rosa, sul punto di battuta di una punizione dal limite: la palla però si schianta sulla barriera. Italiano toglie Arthur e inserisce Mandragora: Palladino risponde gettando nella mischia Vignato per Mota. All'81' Kayode, direttamente da rimessa laterale, arma il colpo di testa di Nzola, che termina di poco a lato. Italiano lancia Amatucci per Duncan e Sottil per Ikoné, mentre Palladino richiama in panchina Kyriakopoulos, rimpiazzato da Birindelli. All'86' proprio Sottil prova a chiudere la partita con una percussione in area chiusa da una staffilata da posizione laterale che sfila di poco sul fondo. L'arbitro Sacchi intanto assegna 5' di recupero: forse anche troppi per una partita dai ritmi blandi e senza troppe emozioni. Partita che alla fine premia la Fiorentina, che espugna l'U-Power Stadium con il minimo sforzo e, in attesa delle repliche di domani di Bologna e Napoli, si regala una notte in zona Champions League. Il Monza torna invece nell'anonimato e forse perde l'ultima occasione buona per rimanere attaccato al treno che porta alle zone nobili della classifica, che mai come quest'anno corre veloce: l'ultima ad arrendersi tra i padroni di casa è Ciurria, che in pieno recupero manca di poco il bersaglio.  

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