Monza-Genoa 0-1, decide Pinamonti

Primo gol dal ritorno in rossoblù per l'ex Sassuolo, che di testa batte i brianzoli, sfortunati sul palo colpito da Caprari nella ripresa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 agosto 2024
Andrea Pinamonti (Ansa)

Andrea Pinamonti (Ansa)

Monza, 24 agosto 2024 - Per gran parte del primo tempo all'U-Power Stadium a dominare è la noia, poi nel lungo recupero succede di tutto: prima Maldini si vede annullare la rete del vantaggio per un precedente fuorigioco di Petagna e poi Pinamonti, sempre di testa, firma il gol che vale il successo del Genoa, che riabbraccia così al meglio il suo 'vecchio' bomber. Nel corso della ripresa i rossoblù, reduci già dall'ottimo pareggio interno ottenuto all'ultimo respiro contro l'Inter, falliscono varie volte il colpo del ko (colossare l'occasione divorata da Thorsby), ma il peccato capitale del calcio stavolta non presenta il suo conto. Anzi: il Monza, molto sterile in attacco pensando anche al pallido 0-0 all'esordio sul campo dell'Empoli, punge poco ma quando lo fa colpisce il palo con un cross di Caprari che diventa un tiro. Troppo poco per far sorridere Nesta, che perde così il 'derby dei campioni del mondo' contro un Gilardino sempre più sorprendente, proprio come il suo Genoa.

Le formazioni ufficiali

  Nesta sceglie un 3-4-2-1 aperto da Pizzignacco, protetto da Izzo, Marì e Caldirola, con Birindelli e Kyriakopoulos sulle bande e Pessina e Bondo in mezzo al campo: l'unica punta è Petagna, assistito da Maldini e Mota. Gilardino replica con un 3-5-2 che tra i pali vede Gollini, con De Winter, Bani e Vasquez in difesa: la mediana annovera Messias, Badelj e Frendrup, con Sabelli e Martin come quinti e la coppia Vitinha-Pinamonti in attacco.  

Primo tempo

  Il Genoa parte meglio e al 4' prova a concretizzare la supremazia Vitinha, che prova a lanciare in profondità: Pizzignacco, confermatissimo dopo l'ottimo esordio, fa sua la sfera. Il gioco, per la verità già non troppo spettacolare, subisce una lunga interruzione a causa di problemi di comunicazione tra l'arbitro Mariani e la sala VAR. Le ostilità riprendono dopo oltre 2' di pausa con un'imbucata di Maldini per Kyriakopoulos, la cui botta di destro viene deviata in corner, dai cui sviluppi nulla succede. Dall'altro lato al 15' Vitinha strappa la palla a Caldirola e prova a lanciare in profondità Pinamonti, anticipato alla grande da Marì: il duello si ripropone poco dopo, su suggerimento di Martin, ed è vinto ancora dal difensore biancorosso. Al 18' il Genoa costruisce la prima vera occasione del match con un dialogo tra Pinamonti e Messias, che riceve il tacco del compagno e prova una conclusione che finisce sul fondo di poco. I rossoblù capiscono che l'arma dei tiri dalla distanza è la migliore in sfide così chiuse e la riprovano al 20', con Badelj, ma stavolta la mira è ancora più infelice. Al 22' si unisce al festival delle botte dalla distanza Maldini: la precisione c'è, ma non la potenza, con Gollini che disinnesca senza problemi. Al 37' proprio il portiere rossoblù cerca e trova con un lancio lungo Pinamonti, che calcia dalla lunga distanza senza riuscire a inquadrare il bersaglio. L'ultima emozione di un tempo regolamentare privo di sussulti è l'infortunio di Bani, che all'inizio prova a stringere i denti salvo poi lasciare spazio a Vogliacco. I minuti di recupero assegnati da Mariani sono 6 e, come si suol dire, il veleno è nella coda, con Maldini che ribadisce in rete la precedente parata di Gollini sull'incornata di Petagna: la segnalazione del fuorigioco vanifica la gioia ospite. Gol annullato, gol subito: al 52' è Pinamonti a girare di testa in rete il cross di Sabelli, frutto di una pessima uscita bassa di un Monza (e in particolare di Pessina) che nel giro di pochi secondi subisce una doppia beffa.

Secondo tempo

  La ripresa comincia sulla falsariga dell'inizio del primo tempo: tanto possesso palla, sterile, su entrambi i fronti, con la differenza che intanto il risultato si è sbloccato in favore del Genoa, che al 49' si rende pericoloso con un affondo di Pinamonti, chiuso bene in uscita da Pizzignacco. Al 59' Petagna fa tutto da solo penetrando in area prima di scoccare un mancino che termina sull'esterno della rete. Intanto Gilardino cambia ancora: fuori un acciaccato Sabelli e dentro Zanoli, mentre Thorsby e Malinovskyi rimpiazzano rispettivamente Badelj e Vitinha. Nesta replica gettando nella mischia Djuric e Caprari per Petagna e Maldini. Poco dopo una chance capitata a Marì dagli sviluppi di un corner, Pinamonti fa segno alla sua panchina che la benzina è finita: per Gilardino è tempo di giocarsi il quinto e ultimo cambio inserendo Ekuban. Il Monza alza il proprio baricentro ma, a parte qualche velenoso cross di Kyriakopoulos che al massimo allunga l'elenco dei corner in favore, succede poco o nulla dalle parti di Gollini, per la verità oggi quasi inoperoso come il suo dirimpettaio Pizzignacco. Quest'ultimo al 74' viene letteralmente graziato da Thorsby, che gira in maniera sporca l'altrettanto sporca conclusione di Malinovskyi, diventata nel frattempo un assist succulento: l'ex Sampdoria, piazzato in totale solitudine al centro dell'area, manca incredibilmente il bersaglio. Quasi a voler cogliere il segno del destino, Nesta cambia subito inserendo Gagliardini e Vignato per Izzo e Mota. In realtà, i padroni di casa faticano ancora a rendersi pericolosi, esponendosi però alle ripartenze ospiti: al 78' Messias pasticcia e non riesce a servire bene Malinovskyi, che non nasconde il proprio disappunto verso il compagno. Il Genoa quasi paga la leggezza al 79', quando un cross di Caprari diventa un tiro che sbatte sul palo prima di finire tra le braccia di un incredulo (e quasi sbadato nella presa) Gollini. Quest'ultimo all'84' respinge di pugno la botta di Kyriakopoulos, precedentemente bravo a ubriacare la difesa rossoblù con una serie di finte. L'ultima mossa di Nesta è Pereira per Birindelli ma nei 6' di recupero concessi da Mariani succede poco: un brutto contrasto tra Malinovskyi e Gagliardini, che ha la peggio, allunga l'extratime, ma di fatto senza che lo score cambi più.  

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