Panchina bollente. Monza, Palladino al bivio
Parole d’addio dell’allenatore mentre il club già valuta possibili sostituti. Dall’ex rossonero Nesta (che bene ha fatto con la Reggiana) a Dionisi e Baroni .
L’amicizia tra Adriano Galliani e Massimiliano Allegri è ormai di lunga data. E di "suggestione Monza" se ne parlava già nel 2019, quando le ambizioni di Silvio Berlusconi e il suo Monza non avevano confini: "chissà un giorno", diceva sorridendo il presidente che si complimentava con chi era stato il suo allenatore al Milan per i successi ottenuti alla Juventus, dalla quale era appena stato esonerato. Si sa, però, che alcune suggestioni non abbracciano la realtà, e una telefonata tra amici non vale per diventare seria candidatura in un ragionamento che il Monza fa tenendo conto di più fattori.
Il primo: il futuro di Palladino. Che non è scritto, che non è deciso, che probabilmente si capirà meglio nelle prossime ore visto che la Fiorentina di Vincenzo Italiano ha terminato la sua stagione. Dalle parti del Viola Park quello del tecnico dei brianzoli è nome che rimbalza con insistenza: a insidiarlo c’è Alberto Aquilani, reduce dal primo contatto coi grandi al Pisa, che abbraccerebbe il progetto giovani fiorentino avendo già conosciuto al meglio ambiente e prospetti allenando la Primavera.
Non solo Fiorentina, per Palladino: è nei pensieri del Bologna, che giocherà la Champions, o del Torino. Intanto il tecnico, da Napoli, casa sua, torna sui social: "Abbiamo costruito tutti una solida realtà: grazie a Galliani, alla società e ai tifosi". Parole che sanno di addio. Se sarà separazione, l’a.d. specialista avrà ancora un bel da fare per scegliere e sorprendere, per la prima volta senza la "benedizione" di Berlusconi nella tradizionale cena conoscitiva di Arcore.
In lizza 4 nomi su tutti: l’ex rossonero Nesta, Dionisi, Baroni e più defilato anche Pirlo. Il primo ha dimostrato di saperci fare eccome con i giovani, conquistando con la Reggiana una salvezza tranquilla in serie cadetta. I rapporti, tra l’altro, hanno un sigillo dagli anni al Milan. L’ex Sassuolo, invece, si è visto più volte in Brianza a osservare da vicino Pessina e compagni: sfortunata la mezza annata in Emilia, ma il suo era tra i nomi più gettonati degli ultimi campionati. Specialista del modulo 4-2-3-1, il Monza andrebbe nel segno della continuità tattica. Quindi Baroni, una scelta romantica, in pieno stile brianzolo: era la stagione 82-83, il Monza giocava al Sada il campionato di Serie B arrivando al settimo posto con in difesa l’attuale allenatore del Verona. Galliani, in quegli anni, era tra i proprietari del club: si conoscono e non perdono occasione, quando si incontrano, di ricordare quegli anni. Chissà se questa ricorrenza capiterà più spesso.
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