Sfida in panchina. Torino-Monza, amici contro. Un punto tra Juric e Palladino

Brianzoli un gradino sopra. Il terzo confronto tra i due. può valere le ultime speranze. di giocare le coppe europee.

di MICHAEL CUOMO -
29 marzo 2024
Torino-Monza, amici contro. Un punto tra Juric e Palladino

Torino-Monza, amici contro. Un punto tra Juric e Palladino

La partita nella partita, di Torino-Monza, si gioca in panchina. Ivan Juric e Raffaele Palladino sono amici-nemici per l’Europa, di fronte nell’antipasto di Pasqua per tenere vivo un sogno che supera i confini. La loro storia è legata a doppio filo, su piani differenti. Il primo livello è il campo, che Juric e Palladino condividono in un Marassi rossoblù che dopo di loro non ha più conosciuto le note europee del giovedì. Quel Genoa, stagione 2008/2009, fu capace di raggiungere la possibilità di giocarsi l’accesso all’Europa League attraverso i preliminari, superati all’inizio della stagione successiva. Era, per intenderci, anche il Genoa di Thiago Motta: guardando i risultati attuali, in panchina, di Ivan, Raffaele e Thiago, è più facile ricondurre all’allenatore del Grifone di quegli anni: Gian Piero Gasperini. Non finisce nella città della Lanterna la loro avventura a braccetto, che continuerà cinque anni dopo più di mille chilometri più a sud: Crotone. Con Juric in panchina e Palladino in campo, gli Squali fanno la storia raggiungendo per la prima volta la Serie A. Lì Palladino ha aggiunto al suo apprendimento gasperiniano anche i segreti di Juric, che poi ritroverà anche poco tempo dopo di nuovo al Genoa, sempre come allenatore, ma in quel caso l’esperienza portò meno sorrisi. Quelli che sono mancati a entrambi nei primi due precedenti in panchina tra i due. Primo atto all’ombra della Mole: apre Sanabria, raggiunge in chiusura Caprari, con Palladino che osservava in piena tensione da uno sky box dello stadio Grande Torino perché squalificato. Così il primo confronto vero e proprio è rimandato in Brianza a novembre: chiama Ilic, risponde Colpani. Due pari, senza vincitori e sempre sul filo dell’equilibrio tenuto in vita dalla cura ai dettagli di ogni aspetto tattico.

Domani l’occasione, per entrambi, per sfoggiare il meglio del repertorio e dare un segnale all’esterno che riguarda il futuro personale - perché i due sono tra i tecnici più richiesti nel valzer di panchine che sarà a giugno - e di squadra. Al fischio d’inizio Palladino è avanti di un punto, 42 a 41, non lontano dal gruppone che in 6 punti comprende anche Atalanta, Napoli, Fiorentina e Lazio. Quest’ultima dovrà vedersela contro la Juve, la Viola ospita il Milan e le prime due si sfideranno tra loro in una giornata che può indirizzare la corsa a un posto in Europa. Un obiettivo per il Toro, un sogno da vivere a occhi aperti a Monza dove, tra gli altri, sono rientrati Valentin Carboni e Dany Mota: il primo ha respirato l’aria dei campioni del mondo dell’Argentina, l’altro ha condiviso lo spogliatoio con Cristiano Ronaldo nel Portogallo. Due iniezioni di fiducia da trasferire al gruppo e da riportare sul campo per superare l’ostacolo granata e continuare a volare.

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