Napoli, Conte: "Futuro? A Napoli sto bene ma chi mi prende deve lottare per vincere"

Il tecnico degli azzurri ha parlato dopo il successo di Monza

di Redazione Sport
19 aprile 2025
Conte (ANSA)

Conte (ANSA)

Monza, 19 aprile 2025 – Il colpo di testa vincente del “solito” Scott McTominay, al 72’, regala tre punti pesantissimi per la corsa scudetto al Napoli che torna al successo lontano dal Maradona dopo 91 giorni e sbanca 1-0 l’U-Power Stadium di Monza agganciando nuovamente l’Inter in vetta alla classifica, a quota 61 punti. Un guizzo che ha sbrogliato una matassa che si stava ingarbugliando sempre di più per i partenopei, protagonisti di un primo tempo ben iniziato con le occasioni capitate allo stesso McTominay e a Rrahmani ma poi proseguito con un giro palla troppo lento, che ha tenuto aggrappato al match un Monza capace nel quarto d’ora finale della frazione di sfiorare a sua volta il vantaggio con una giocata d’esterno di Castrovilli. Nella ripresa, però, la musica è cambiata e gli azzurri hanno alzato il volume del loro gioco, portando più uomini nella metà campo avversaria e preparandosi il terreno per il vantaggio già sfiorato al 68’ da Politano, che a tu per tu con Turati non ha indirizzato bene il pallone. Sono però bastati altri 4’ per estrarre dal cilindro la giocata valsa i tre punti e l’aggancio all’Inter. Elogia la squadra per il lavoro fatto e per la tenacia nel testa a testa scudetto con l’Inter mister Antonio Conte nel post-gara ai microfoni di DAZN: “Avevamo preparato un piano partita che prevedeva che sin dall’inizio giocassimo con il doppio play per prendere in mano il pallino del gioco. Non siamo però riusciti subito a riempire l’area. Abbiamo creato qualche occasione, ma dovevamo riempire meglio l’area. Nel secondo tempo, invece, abbiamo cambiato alcune situazioni con gli ingressi in campo di Anguissa prima e Raspadori poi. Sono partite che sulla carta sono facili, ma c’è una pressione molto alta, che si avverte. Io sento quello che c’è nei confronti dei ragazzi. Tanti di loro stanno vivendo per la prima volta un testa a testa scudetto, che è inaspettato perché stare lì è veramente straordinario per tutto quello che stiamo facendo. Onore a questi ragazzi, è merito loro. Io sono contento che continuiamo a dare fastidio”.

Il tecnico degli azzurri è quindi tornato sulle parole pronunciate prima della gara, ribadendo di trovarsi molto bene nella città partenopea ma senza sciogliere definitivamente i nodi legati al suo futuro: “Io a Napoli mi sono integrato molto bene e ci vivo benissimo. Qui sta veramente bene anche la mia famiglia che si è integrata alla perfezione. Si mangia molto bene e c’è sempre il sole. I tifosi napoletani ti fanno sentire partecipe. Bisogna vivere il presente, ben sapendo che ci sono tutte queste situazioni favorevoli. La gente, però, vuole vincere, ha ambizione. C’è grande apertura da parte mia, poi bisogna vedere quale sarà la realtà. Noi continueremo ad andare avanti. A Napoli, ribadisco, mi trovo bene e la piazza mi regala emozioni. Sapete benissimo, però, che chi mi prende si prende anche le aspettative che mi porto dietro. Chi prende Conte dice o arrivi primo o arrivi secondo anche se arrivi decimo. Non basta lottare per l’Europa. Crescono le ambizioni e tutto il resto. Io posso fare da garante ma non sono stupido se non ci sono i mezzi necessari per fare tutto questo”.

In chiusura una stoccata anche in merito all'infortunio di Neres: "Nell'ultimo allenamento, ha avvertito un problema al soleo. Ne sono capitati diversi in quest'ultimo periodo. Non so se dipenda dai campi di allenamento che dovrebbero essere rifatti ma restano gli stessi di prima. Ne prendiamo atto, stiamo zitti e continuiamo a lavorare ma se si rifacessero i campi saremmo più contenti".  

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