Napoli, è fatta per Kim al Bayern Monaco: i dettagli e il possibile erede
Il club bavarese pagherà la clausola utile a strappare il sudcoreano agli azzurri, che tornano sull'obiettivo Le Normand
Napoli, 29 giugno 2023 - La finestra tanto temuta dai tifosi del Napoli è ormai alle porte: in questo gioco di parole inerente agli infissi si celano i rimpianti legati all'imminente partenza di Kim Min-Jae, il pilastro della difesa che ha fatto in tempo a contribuire alla presa dello scudetto prima di andare via.
Kim al Bayern: i dettagli
Una toccata e fuga nel segno di quel tricolore che nel capoluogo campano mancava da 33 anni e che, per restare in ambito del reparto arretrato, neanche uno stopper del calibro di Kalidou Koulibaly era riuscito a riportare all'ombra del Vesuvio. I paragoni tra i due centrali nel corso degli ultimi mesi si sono ovviamente sprecati e non solo perché, di fatto, uno è stato il degno erede dell'altro. Rispetto al senegalese, il sudcoreano è stato un leader da meno parole (in campo e soprattutto fuori) e più fatti, mostrando uno stile di gioco forse meno bello ed elegante da vedere ma molto più efficace, soprattutto in termini di concentrazione: memorabili (ovviamente in negativo) le amnesie del fresco nuovo acquisto dell'Al-Hilal, che ha confermato la sua parabola discendente al Chelsea e, in un certo senso, anche passando ora in un campionato sulla carta non particolarmente competitivo e in un'età calcisticamente non ancora avanzata. L'imminente trasferimento che riguarda Kim si preannuncia di ben altro spessore. A tal riguardo basti citare la squadra vicina a completare l'acquisto e il relativo torneo di appartenenza: nell'ordine Bayern Monaco e Bundesliga. Il club bavarese è a un passo dal pagare la clausola rescissoria (dal valore modulato in base al torneo al quale è iscritta la società straniera interessata all'acquisto e valida solo nella prima metà di luglio) che poco più di un anno fa Aurelio De Laurentiis appose nel contratto del classe '96, prelevato dal Fenerbahce per 19,5 milioni: tanti per un giocatore semisconosciuto che veniva da un campionato non particolarmente qualitativo, disse qualcuno all'epoca nel capoluogo campano. Probabilmente si tratta di quelle stesse persone che oggi si avviano a salutare con rimpianto Kim, che intanto si trova in patria per prestare il servizio militare: con un pesantissimo abbuono grazie ai meriti sportivi, dato che rispetto ai 21 mesi normalmente in programma il difensore dovrà compiere un addestramento di appena 3 settimane. Il problema (risaputo e messo in conto) per il Napoli è che alla fine della 'naja' Kim volerà direttamente a Monaco per iniziare la sua nuova avventura grazie ai 58 milioni che il Bayern sborserà per accaparrarsi uno dei migliori difensori d'Europa, superando di fatto anche la lunga e serrata corte del Manchester United. Come? Mettendo sul piatto per il ragazzo un quinquennale dalle cifre irrinunciabili (più di 7 milioni a stagione) e più che raddoppiate rispetto a quelle percepite nella breve ma intensa esperienza in azzurro.
Le Normand il possibile erede
Se il bello dell'apposizione di una clausola rescissoria di tale portata è la maxi plusvalenza che balza agli occhi anche di chi non è particolarmente avvezzo ai calcoli, unita all'assenza quasi totale di proteste da parte dei tifosi e non solo per l'euforia scudetto ancora in essere, il brutto è legato ai ragionamenti da fare dopo che il 'sacco' del giocatore in questione è compiuto. Parlando di Kim, non è ancora il momento, dato che formalmente la postilla sarà attiva dall'1 al 15 luglio: la famosa finestra che da tempo inquieta i sogni di un'intera piazza. Subito dopo che il Bayern avrà ultimato la pratica, la palla passerà a un Napoli più ricco nelle casse ma più povero tecnicamente e con tutte le incognite del caso che porta con sé l'addio di un pilastro della squadra. Insomma, come si suol dire in questi casi, i soldi non scendono in campo. Qualcuno però dovrà farlo, provando ovviamente a essere all'altezza di Kim così come quest'ultimo lo era stato del suo predecessore che, come gran parte dei veterani che hanno lasciato il capoluogo campano l'estate scorsa, nell'ultimo periodo si sarà mangiato le mani per essere sceso dal treno poco prima dell'approdo al capolinea scudetto. Il discorso potrebbe farlo in un certo senso anche l'erede del sudcoreano, che al suo arrivo troverà una maglia azzurra fregiata del tricolore senza aver potuto festeggiarlo e con l'onere importante di difenderlo. Già, ma di chi si tratta? Proprio mentre l'Atalanta e Giorgio Scalvini, reduce da un'avventura nell'Europeo Under-21 tutt'altro che entusiasmante, provano a prolungare il matrimonio, il Napoli torna all'assalto di un vecchio pallino: quel Robin Le Normand già cercato la scorsa estate prima della (fortunata) virata verso Kim. All'epoca il club partenopeo offrì 25 milioni alla Real Sociedad, che rispose picche prima di blindare il francese naturalizzato spagnolo con un contratto fino al 30 giugno 2026 che può essere interrotto dietro pagamento di una clausola rescissoria da 50 milioni. Chi si aspetta eventuali sconti da parte della società basca, fresca di approdo in Champions League, è destinato a rimanere deluso: chi vorrà Le Normand, autore di una grandissima stagione, dovrà coprire l'intero valore della postilla, proprio come preteso sempre da un certo De Laurentiis. Quest'ultimo dovrà quindi valutare se reinvestire subito quasi integralmente quanto ricavato dall'imminente addio di Kim o se virare su un profilo meno noto e, quindi, meno costoso, come in effetti da filosofia (spesso vincente) del club partenopeo. Stavolta però, con un tricolore pronto a comparire sulle nuove maglie, il margine per le scommesse e gli azzardi, che tra l'altro non sempre riescono, è molto più ridotto. Lo sa bene De Laurentiis, che tra l'altro non ha nascosto l'intenzione di dare l'assalto anche alla Champions League: per farlo servirà imbastire una formazione che risenta il meno possibile dell'imminente partenza del pilastro difensivo, che si somma a quella già avvenuta da settimane dell'allenatore dello scudetto. Due addii, per motivi diversi, da non sottovalutare.
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