Napoli-Atalanta, Conte: "Abbiamo perso contro una squadra più forte"

Il tecnico salentino, al secondo ko in campionato, non fa drammi ("Oggi ho poco da ridire ai miei"), mentre Gasperini allontana lo scudetto: "Dobbiamo ancora crescere"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
3 novembre 2024
Gian Piero Gasperini e Antonio Conte

Gian Piero Gasperini e Antonio Conte

Napoli, 3 novembre 2024 - Se il primo esame del ciclo difficile, quello contro il Milan, era stato superato a pieni voti, il secondo vede il Napoli capitolare malamente per mano dell'Atalanta, corsara al Maradona grazie a una doppietta di Ademola Lookman e al sigillo finale di Mateo Retegui: un ko pesante che però non abbatte Antonio Conte, che preferisce vedere più i meriti degli avversari di giornata, ora distanti appena 3 punti in classifica, che i demeriti della propria squadra, che resterà comunque capolista anche al termine di questo turno.  

Le dichiarazioni di Conte

  "Devo essere sincero: i ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare, anche se magari nelle occasioni da gol si poteva fare meglio. A livello di impegno però non ho nulla da rimproverare: abbiamo dovuto fare una gara di pressione, spendendo tanta energia, quindi ho poco da rimproverare ai miei, che oggi hanno affrontato una formazione più forte". Conte articola poi il suo pensiero, tutt'altro che volto a fornire le classiche frasi di circostanza. "Non lo dico tanto per dire o per togliere pressione ai miei, ma perché analizzo le situazioni per quello che sono. Da anni l'Atalanta sta facendo un gran percorso e ha una rosa strutturata che deve far paura a molte altre squadre". Dai meriti altri agli eventuali demeriti propri. Anzi no. "Quando parlo non lo faccio né per piangere né per ridere. Dico quello che penso, altrimenti sto zitto: siamo qui per lavorare e fare un percorso di ricostruzione come da volere del presidente e per farlo - conclude il tecnico azzurro - significa che bisogna prima porre delle basi solide".

Le dichiarazioni di Gasperini

  Basi solide che in casa Atalanta sono state poste da anni, anche a dispetto di cessioni sulla carta dolorose. Invece il processo di crescita dei nerazzurri sembra ancora in corso: magari addirittura con vista scudetto, ma forse non per Gian Piero Gasperini, il volto felice del lunch match del Maradona. "Sapevamo di doverci misurare contro una squadra forte in un ambiente caldo e siamo venuti qui con personalità, cosa che mi dà molta felicità: abbiamo sfoderato una prestazione bellissima e non era facile. Abbiamo battuto la prima della classe, ma dobbiamo ancora crescere soprattutto nei nuovi: Retegui è quello che sta facendo meglio, ma da altri mi aspetto di più". Tra essi potrebbe esserci Nicolò Zaniolo, oggi rimasto a bordocampo ma non per colpa sua. "Non l'ho potuto impiegare, ma mi auguro che chiunque giochi davanti possa migliorare e raggiungere quello scalino in più che ancora manca. Non possono giocare tutti insieme e chi entrerà a partita in corso dovrà essere bravo a farsi trovare pronto e a darmi le risposte che auspico, specialmente in questi periodi così fitti del calendario". Infine, una punzecchiatura su un eventuale contatto con Aurelio De Laurentiis, il presidente che a più riprese l'ha corteggiato. "Non ho avuto modo di parlargli, ma con Conte si è messo in ottime mani, e poi è stata brava la società a fornirgli una squadra uscita rinforzata dal mercato".

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