Napoli, Rrahmani: "Pronti per l'esordio. Conte? Allenamenti duri per il nostro bene"

Il kosovaro, ai microfoni di Radio Crc, fa un bilancio dei lavori estivi degli azzurri in vista dell'esordio di Verona: "Per me sarà una gara da ex ma cambia poco: vogliamo vincere"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
16 agosto 2024
Amir Rrahmani (Ansa)

Amir Rrahmani (Ansa)

Napoli, 16 agosto 2024 - Dopo un anno di silenzio con i media locali, il Napoli torna a 'mandare' i propri giocatori davanti ai microfoni: per la precisione quelli di Radio Crc, dove si presenta Amir Rrahmani.

Le dichiarazioni di Rrahmani 

Il kosovaro ha innanzitutto parlato della partita di debutto degli azzurri, che sfideranno a domicilio l'Hellas Verona, una squadra per lui non proprio come le altre. "Stiamo lavorando e siamo pronti. Per me sarà una partita diversa, perché sfiderò mia ex squadra, ma poco cambia: si gioca sempre per vincere". Soprattutto con un allenatore come Antonio Conte. "Ha metodi di lavoro molto duri, ma la fatica che ci ha fatto fare ci tornerà utile nel futuro sia in campionato sia in Coppa Italia". Rrahmani analizza poi i metodi del nuovo allenatore e, soprattutto, le conseguenze del passaggio da una difesa a quattro a una a tre. "Lavoriamo tutti insieme, non solo i difensori, e siamo pronti a tutto: anche alle novità. Siamo stati un mesetto per capire bene come muoverci noi e i compagni, con e senza palla. Poi abbiamo disputato delle amichevoli, quindi ci stiamo abituando". Il discorso vale anche per i volti nuovi, come Alessandro Buongiorno e Rafa Marin, di professione centrali, oltre a Leonardo Spinazzola, terzino sinistro. "Nel nostro gruppo sono tutti benvenuti e anche loro, che sono dei bravi ragazzi, si sentono a casa. Sono entrambi bravi e ci aiuteranno nel corso di una stagione che sarà lunghissima".

Proprio i nuovi acquisti e i tanti cambiamenti faranno in modo che questo Napoli avrà bisogno di un leader della difesa, ma non solo: probabilmente proprio di un leader generale. "Ci sono tanti giocatori esperti in gruppo: oltre a me, penso a Giovanni Di Lorenzo, Mario Rui e tanti altri. Io però penso - continua Rrahmani - che ognuno debba sentire un leader, perché a una squadra ne servono tanti". Fatto sta che il kosovaro, a livello di presenze in campo e di anni di militanza, è ormai una colonna di una squadra che negli ultimi tempi ne ha passate di ogni, belle e brutte: quanto alle prime, per l'ex Verona c'è un ricordo personale che brilla su tutti (scudetto a parte). "Uno dei migliori ricordi è la rete segnata contro la Juventus quando vincemmo 5-1: è un pensiero per me molto frequente". Non solo il club: Rrahmani è ormai un senatore anche nella propria Nazionale, a sua volta in costante crescita negli ultimi anni. "Sono ormai 5 anni che il Kosovo gioca a livello internazionale: ne sono molto orgoglioso e la speranza è che prima o poi possiamo avere la speranza di disputare un Mondiale o un Europeo, un'esperienza che un Paese piccolo come il nostro meriterebbe di vivere. Di certo, considerando che molti giocatori nati in Kosovo giocano in campionati importanti, si tratta di un calcio da tenere sempre d'occhio".

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