Napoli-Verona 2-0, il “dopo Kvaratskhelia” parte al meglio

Gli azzurri, alla prima dopo la rottura con il georgiano, regolano l'Hellas grazie all'autogol di Montipò sulla gran botta di Di Lorenzo e alla gemma di Anguissa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 gennaio 2025
André Frank Zambo Anguissa (Ansa)

André Frank Zambo Anguissa (Ansa)

Napoli, 12 gennaio 2025 - Il 'dopo Kvaratskhelia', sempre ammesso che la frattura non si risani, per il Napoli comincia con un 2-0 inflitto al Verona nato da un gol per tempo. Il primo è per la precisione un'autorete di Montipò, che con la schiena manda nella propria porta il gran mancino di Di Lorenzo da fuori: il secondo invece è una gemma plasmata con il medesimo piede da Anguissa, il migliore degli azzurri. La banda Conte apre così al meglio il girone di ritorno e, ironia del destino, lo fa battendo la squadra che aveva inaugurato il campionato con un 3-0 a proprio favore che sembrava presagio di sventure. Invece, a distanza di mesi, il Napoli guida una classifica sì viziata dai tanti asterischi, in particolare di un'Inter che virtualmente potrebbe essere la capolista a +2, ma comunque oggi già molto indicativa delle gerarchie ai piani altissimi.  

Le formazioni ufficiali

  Conte sceglie un 4-3-3 aperto da Meret, con Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Spinazzola in difesa e Anguissa, Lobotka e McTominay: in attacco invece tocca a Politano, Lukaku e Neres. Zanetti replica con un 5-3-2 che tra i pali vede Montipò, con Faraoni, Dawidowicz, Coppola, Magnani e Lazovic in una difesa schermata dalla mediana composta da Suslov, Belahyane e Duda: davanti ci sono invece Tengstedt e Sarr.  

Primo tempo

Il Napoli prova a giostrare a sinistra, ma la rete arriva al 5' dall'altra corsia, con Politano che lavora una palla sulla quale Lukaku fa poi la sponda per Di Lorenzo, che con il mancino trova il secondo palo e poi la schiena di Montipò, per una carambola che si spegne nel sacco: al primo affondo gli azzurri passano subito in vantaggio con un bel pizzico di fortuna. Quest'ingrediente, insieme alla precisione, manca poco dopo, quando Anguissa spara alle stelle dal limite dell'area piccola una palla servitagli da Neres. Al 12' McTominay guadagna una punizione dal limite che viene battuta, con uno schema, da Lobotka per Lukaku, il cui tiro a giro sembra emulare la parabola vincente di Di Lorenzo, ma stavolta la sfera sfila sul fondo. Al 14' il Verona si affaccia per la prima volta dalle parti di Meret e lo fa con un colpo di testa di Tengstedt che finisce sulla parte alta della porta: poco prima dall'altro lato un tentativo in acrobazia di McTominay aveva fruttato solo un corner. Al 17', fronte Hellas, ci prova ancora Tengstedt, stavolta su un suggerimento in profondità di Lazovic: Meret esce alla perfezione e sventa una potenziale occasione per gli ospiti. Al 24' Neres semina ancora il panico nell'area veronese, con i difensori che a fatica sbrogliano la matassa. Al 27' Sarr pesca ancora Tengstedt, che ci prova al volo, trovando il muro di Juan Jesus. Il Napoli replica al 30' con l'ennesima sponda spalle alla porta di Lukaku, ma il destro dal limite di Anguissa è un altro regalo alla curva. Al 32' fa ancora peggio McTominay, che da zero metri alza troppo la conclusione su assist di Neres. Sull'altro fronte un cross basso di Faraoni manda in tilt Meret, salvato dalla chiusura di Politano, che anticipa Lazovic, pronto a ribadire nel sacco la palla. Al 37' Belahyane trova in verticale Tengstedt, che ancora una volta sbatte sul muro azzurro, nella figura di Rrahmani, vanificando il buon lavoro fatto in precedenza per liberarsi. Ancora Rrahmani al 39' si allunga e chiude su Sarr, lanciato a rete a porta sguarnita a causa dell'uscita non proprio impeccabile di Meret e della posizione un po' neutra di Juan Jesus. Dall'altro lato Dawidowicz anticipa di testa Anguissa, cercato dall'ennesimo cross partito dal piede di Neres. L'ultimo lampo del primo tempo è un cross basso di Spinazzola che taglia tutta l'area del Verona senza incontrare deviazioni.

Secondo tempo

  Il Napoli riprende dal copione preferito: palla a Neres e iniziativa di quest'ultimo che stavolta ci prova in prima persona, con Montipò attento sul suo palo: il portiere ospite è attento anche sul destro potente da fuori di McTominay, anticipato poi di testa su corner da Rrahmani, che a sua volta trova l'opposizione sulla linea di Faraoni. Sull'altro giro dalla bandierina il protagonista è ancora Rrahmani, che stavolta sciupa clamorosamente il colpo del raddoppio. Il Verona sopravvive a questo assedio e prova a mettere la testa fuori, ma la botta di Duda viene respinta dal muro azzurro. Quello gialloblù crolla ancora al 61', quando Anguissa firma il 2-0 capitalizzando un'altra sponda di Lukaku con un sinistro che si insacca di potenza sul primo palo. Le prime mosse di Zanetti sono Rocha Livramento e Bradaric per Sarr e Lazovic. Il Verona, quasi più per orgoglio, prova a regalarsi un sussulto al 74', quando Duda calcia dalla distanza, non trovando di molto il bersaglio. Le nuove mosse di Zanetti sono Daniuliuc e Kastanos per Faraoni e Tengstedt: dall'altro lato Conte inserisce Ngonge, Simeone e Raspadori per Politano, Lukaku e McTominay. All'82' proprio Kastanos scalda i guantoni di Meret con una botta da fuori che però ha solo la potenza: uno spavento che non cambia i piani di Conte, che dà spazio anche a Mazzocchi per Spinazzola. Zanetti invece chiude i suoi cambi inserendo Mosquera per Belahyane. All'86' Ngonge sfiora il gol dell'ex con un sinistro da fuori che tocca solo i supporti esterni della porta. All'89' Rocha Livramento chiude troppo la conclusione sul palo di Meret, che si accartoccia e blocca. Conte dà minuti anche a Zerbin, che rileva Neres poco prima che l'arbitro Zufferli, oggi quasi inoperoso, segnali 3' di recupero. L'Hellas prova a regalarsi nuova vita dagli sviluppi di una punizione, mentre dall'altro lato Raspadori prova a sua volta invano ad arrotondare il bottino. Invece il risultato non cambia più: vince il Napoli, che manda un altro segnali al campionato e in particolare all'Inter.  

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