Bologna-Roma 2-2: il rigore di Dovbyk al 98esimo regala un punto ai giallorossi
Al vantaggio iniziale di Saelemaekers, i rossoblù la ribaltano con Dallinga e Ferguson, ma non basta per i tre punti

Bologna e Roma pareggiano 2-2 al Dall'Ara. Dovbyk segna su rigore in pieno recupero, salvando i giallorossi
Bologna 12 gennaio 2025 - Pareggio all'ultima curva per i giallorossi, che trovano un punto quasi insperato al Dall'Ara, mentre c'è rabbia e frustrazione per il mancato successo tra i rossoblù. Bologna e Roma pareggiano per 2-2 grazie al rigore trasformato da Dovbyk all'ultimo secondo della gara, dopo che la gara si era sbloccata per la rete dell'ex Saelemaekers, ma subito ribaltata dalle reti di Dallinga e Ferguson, anche quest'ultimo su rigore. Alla fine le squadre si spartiscono la posta in palio, mantenendo inalterate le rispettive distanze in classifica. I ragazzi di Italiano restano al settimo posto solitario, ma non riescono ad accorciare su Juventus e Fiorentina, mentre i capitolini restano fermi al decimo posto.
Primo tempo
Qualche sorpresa di formazione per Italiano, in particolare in attacco. Confermata infatti la linea difensiva tipo del Bologna, con Beukema e Lucumí al centro davanti a Skorupski, Holm a destra e Miranda a sinistra le fasce. In mediana è Ferguson il compagno di Freuler, mentre in trequarti torna al centro Odgaard, con Dominguez a sinistra e Ndoye a destra. Dallinga vince il ballottaggio con Castro al centro dell'attacco. Ranieri invece conferma in blocco l'undici che ha cominciato il derby: davanti a Svilar, la linea a tre è composta da Mancini, Hummels e N'Dicka. In mediana Koné e Paredes sono i due mediani, Saelemaekers, alla prima da ex felsineo, gioca a destra, Angeliño sul lato opposto. In avanti Dovbyk è il riferimento offensivo, supportato da Dybala e capitan Pellegrini.
Parte con la sua classica aggressività il Bologna: pressione altissima e possesso fin da subito ampiamente a favore degli emiliani. La Roma prova a colpire in ripartenza con verticalizzazioni rapide, ma deve fare attenzione nelle uscite sul pressing forsennato degli avversari. Partita viva, ma poche occasioni da gol vere nei primi minuti, le squadre si studiano e sebbene il primo predominio sia a favore dei padroni di casa, di tentativi pericolosi ne arriva solo uno. Al 10' Dallinga riceve in area di rigore, leggermente defilato sul centro-destra, prova ugualmente a sorprendere Svilar sul suo palo: il portiere giallorosso però si distende e devia in corner.
Elevato agonismo in campo, ma nel complesso una partita molto corretta. I contatti fisici ci sono, ma raramente si oltrepassa il limite del regolamento, con Abisso che fischia pochissimo nella primo quarto di gara. Il match non decolla però dal punto di vista emozionale: è sempre il Bologna a dettare il ritmo, ma le azioni sulle corsie dei felsinei non riescono a tradursi in occasioni da gol. Al primo tentativo vero da parte dei giallorossi, ospiti vicinissimi al vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Paredes si costruisce lo spazio per calciare con forza dal limite, la vede sbucare all'ultimo Skorupski, che però ha i riflessi pronti per respingere il tiro dell'argentino. Sulla ribattuta ci prova di testa Dovbyk, il portiere polacco ha recuperato la posizione e blocca la sfera.
La Roma però cresce nel finale di tempo e insiste. Al 33' arriva il primo cartellino giallo del match, lo riceve Miranda, poi sullo sviluppo dell'azione successiva, contatto in area con ancora protagonista Miranda e l'ex di serata Saelemaekers, contatto minimo, che non vale il penalty né per Abisso, né per la sala Var. Il momento però è positivo per i giallorossi, che al 35' provano a sfruttare il regalo di Lucumí, il quale passa la palla agli avversari in campo aperto, ma il tentativo di destro di Dybala, sul recupero della difesa emiliana è alto sulla traversa. Sul finale di tempo è del Bologna l'ultima occasione, con Dominguez, che sfila con un pizzico di fortuna Saelemaekers sul fondo, ma il suo tentativo sul primo palo colpisce solo l'esterno della rete. Così al 46', puntuale, arriva il duplice fischio di Abisso, che chiude la prima frazione sul risultato di 0-0.
Secondo tempo
Nessun cambio all'intervallo, le due squadre riprendono con gli stessi ventidue protagonisti della prima frazione. Così come non sono cambiati i protagonisti in campo, allo stesso modo non è cambiato lo spartito della gara. Sono i padroni di casa a dettare il ritmo e con la pressione alta a schiacciare i giallorossi nella loro metà campo, dall'altra parte si punta sulla ripartenza rapida e verticale. Una soluzione possono allora diventare le conclusioni dalla distanza, ma nelllo specifico i primi tentativi del Bologna non danno particolare fastidio a Svilar.
La partita sembra continuare a seguire il filone del primo tempo, ma in otto minuti, dal 58' al 66', la sfida si sblocca con tre episodi in rapida sequenza. Il primo è Saelemaekers, che riceve una bellissima apertura da Pellegrini, sul tacco illuminante di Paredes. Il belga al limite dell'area sterza sul mancino e calcia aprendo il compasso: una leggera deviazione di Lucumí e uno Skorupski non brillante nell'occasione valgono il vantaggio alla Roma. L'1-0 del Dall'Ara dura pochissimo però, perché sulla spinta per il raddoppio romanista, arriva un contropiede guidato da Dominguez, il quale porta la sfera per 60 metri di campo. Scarico per Ndoye, il quale mette un pallone non pulito, ma comunque efficace per Dallinga. Controllo e destro dell'olandese, che trova le gambe di Svilar ma anche il fondo del sacco. Pari lampo del Bologna, che a propria volta dura pochissimo. Sulla successiva azione felsinea infatti, sul cross da corner, Koné tocca con la mano provocando un penalty in favore dei rossoblù. Il Var conferma la scelta di Abisso e dal dischetto Ferguson è glaciale: destro aperto e Svilar ancora battuto: è 2-1 per i felsinei, che ribaltano i romanisti.
Partita aperta e ribaltata nel giro di dieci minuti da capogiro, che provocano anche il primo cambio. Subito dopo il secondo gol bolognese infatti entra Orsolini per Ndoye, mentre un minuto dopo viene ammonito Holm. Il Bologna però ci crede, galvanizzato anche dal tifo emiliano. Al 71' contropiede che mette Orsolini in campo aperto contro la difesa romanista: il numero 7 rientra e calcia, ma blocca centrale Svilar. Cinque minuti più tardi invece è Odgaard a provarci dal limite, dopo una lunga azione manovrata bolognese, con la mano aperta respinge in corner ancora l'estremo difensore capitolino. Ammonito qualche istante prima della propria sostituzione Dallinga, il quale lascia il campo a Castro, triplice cambio invece in casa Roma: entrano Çelik, El Shaarawy e Pisilli, fuori Hummels, Pellegrini e Paredes.
La partita entra nei suoi ultimi cinque minuti e Ranieri esaurisce i cambi a sua disposizione, inserendo Baldanzi e Zalewski per Dybala e Saelemaekers. La risposta dei rossoblù arriva con gli ingressi di Iling Jr. e Posch, per Dominguez e Holm. Nel finale il Bologna prova a gestire, ma allo scadere dei quattro di recupero tocco con il braccio di Lucumí sul cross per N'Dicka. Abisso non vede nulla, ma dopo la revisione sul campo viene comandato il penalty per la Roma. Tra le proteste ammoniti prima Mancini, poi lo stesso Lucumí. Dal dischetto si presenta Dovbyk, il quale con il suo mancino calcia centrale, Skorupski spiazzato e all'ultimo pallone è pareggio al Dall'Ara 2-2, dopo il penalty Abisso infatti fischia tre volte e comanda la fine delle ostilità. Un punto a testa dunque per Bologna e Roma, che di fatto non va ad alterare le gerarchie in vigore nella zona Europa della Serie A.
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