Napoli-Sassuolo 2-0: Osimhen e Di Lorenzo riaprono al meglio il Maradona

Il nigeriano (di rigore) e il capitano stendono i neroverdi che perdono partita e testa: Lopez va fuori e Raspadori li grazia fallendo il penalty dell'ex

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 agosto 2023
Osimhen marcato da Erlic

Osimhen marcato da Erlic

Napoli, 27 agosto 2023 – Il Napoli campione d'Italia, dopo il successo in rimonta dello Stirpe contro il Frosinone, apre le danze al Maradona con una vittoria contro il Sassuolo. Sul tabellino ci va innanzitutto il solito Osimhen, perfetto dal dischetto al contrario di quanto farà nella ripresa il grande ex Raspadori, che manca un raddoppio che arriverà comunque pochi giri di lancette dopo: a segnarlo è Di Lorenzo su suggerimento del neo entrato Kvaratskhelia, che in attesa di sbloccarsi in prima persona in zona gol continua a confezionare cioccolatini per i compagni di squadra. Per un Napoli che vince ancora e convince sempre di più, con tanto di primo esame a Fuorigrotta superato con lode da Rudi Garcia, c'è un Sassuolo che conferma le difficoltà già palesate nella gara di esordio, quella persa per mano dell'Atalanta. Difficoltà tecniche, con diverse partenze che (finora) sembrano non essere stata rimpiazzate a dovere, ma anche caratteriali, con un nervosismo latente che emerge quando Lopez si lascia andare a uno sfogo in campo che l'arbitro Giua non riesce a ignorare. Così come è difficile da ignorare la questione legata a Berardi, ancora poco più di un separato in casa. Lopez e Berardi: curiosamente due nomi che potrebbero tornare di attualità in sede di mercato per un Napoli che intanto ingrana la seconda, rispondendo per le rime alla vittoria del Milan contro il Torino.

Le formazioni ufficiali

Garcia si affida al consueto 4-3-3, aperto da Meret: a destra c'è capitan Di Lorenzo, mentre a sinistra spicca Olivera e al centro figura la coppia composta da Rrahmani e Juan Jesus. In mezzo al campo ci vanno Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre in attacco una novità rispetto alle indicazioni della vigilia c'è: solo panchina per l'acciaccato Kvaratskhelia, ancora rimpiazzato da Raspadori, mentre a destra c'è Politano e in mezzo svetta il totem Osimhen. Dionisi risponde con il medesimo modulo, che tra i pali prevede Consigli: la linea difensiva è composta da Toljan, Erlic, Tressoldi e Vina, mentre all'altezza della mediana ci sono Boloca, Lopez e Matheus Henrique. Al centro dell'attacco ci va Pinamonti, assistito da Bajrami e Laurienté.

Primo tempo

Il Napoli parte forte e al 2' già colpisce un palo con Raspadori, che gira di prima intenzione il cross di Di Lorenzo trovando però solo il legno, che salva il suo ex compagno di squadra Consigli. La pressione degli azzurri non si smorza, pur incontrando la resistenza sempre più organizzata del Sassuolo. Organizzata ma imperfetta quando al 16' Boloca colpisce Politano in area di rigore: Giua, dopo on field review, indica un dischetto dal quale è implacabile Osimhen. Proprio Boloca al 18' prova a farsi perdonare con una botta dalla distanza che tuttavia Meret disinnesca senza grossi problemi. In realtà il pallino del gioco resta nelle mani dei padroni di casa, che collezionano una lunga serie di corner che però si chiude con un nulla di fatto. Al 34' però, proprio dagli sviluppi di un tiro dalla bandierina, Anguissa di testa non va lontano dal bersaglio grosso. Sul ribaltamento di fronte Toljan galoppa e guadagna a sua volta un corner che per poco non diventa oro colato per il Sassuolo, che assiste al tentativo di testa di Tressoldi che sfiora la porta azzurra. Alla luce delle diverse interruzioni, i minuti di recupero sono ben 6: durante gli stessi, l'inerzia si sposta dalla parte dei neroverdi, che provano a riequilibrare un primo tempo in salita praticamente fin dai primi secondi. Invece niente da fare: all'intervallo il Napoli è avanti di un gol grazie al solito Osimhen e con qualche rimpianto per diverse occasioni non sfruttate al meglio.

Secondo tempo

Esattamente come successo all'alba del primo tempo, anche all'inizio della ripresa il Napoli sfiora la rete con un'iniziativa di Politano che non conduce al raddoppio per questione di centimetri. Al 51' è Osimhen che prova a chiudere la contesa su imbeccata di Anguissa, ma la mira è imprecisa. Il Sassuolo si salva in qualche modo ma a partire dal 52' è costretto a continuare con un uomo in meno quando Lopez si lascia andare a qualche protesta troppo plateale: Giua, inflessibile, estrae il rosso. Si tratta di fatto del potenziale colpo del ko per i neroverdi, che tremano quando al 58' Raspadori apparecchia per la botta da fuori di Zielinski che termina di un soffio sul fondo. L'assedio azzurro continua un giro di lancette dopo, quando Osimhen parte in velocità e prova a premiare l'inserimento di Di Lorenzo, anticipato in maniera provvidenziale da Vina. Dagli sviluppi del seguente corner, al 60', il Sassuolo continua a farsi male da solo, con Erlic che tocca la sfera con la mano su colpo di testa di Rrahmani: Giua indica ancora il dischetto, sul quale stavolta si reca Raspadori, che manca l'appuntamento con il gol dell'ex. Dopo lo spavento, Dionisi prova a cambiare qualcosa: fuori Boloca, Laurienté e Vina e dentro Racic, Ceide e Pedersen. Garcia risponde inserendo Kvaratskhelia per Politano e poco dopo, al 64', il nuovo entrato confeziona l'assist per Di Lorenzo, che in diagonale firma il raddoppio. A partita ormai compromessa, Dionisi è costretto a togliere l'acciaccato (ma comunque furioso) Pinamonti, rimpiazzato da Mulattieri: poco prima di uscire il numero 9 ospite aveva provato a suonare la sveglia per i suoi con una botta dalla distanza che aveva comunque fruttato un buon calcio d'angolo. Dionisi inserisce anche Thorstvedt per Bajrami: Garcia risponde gettando nella mischia Cajuste per Zielinski, Simeone per Lobotka, Elmas per Raspadori e Ostigard per Juan Jesus. Proprio Elmas prova a unirsi alla festa degli azzurri con una botta che però Consigli respinge alla perfezione, evitando il tris ai suoi ma non un'altra sconfitta. Di sapore nettamente opposto l'inizio di campionato del Napoli, che riapre al meglio il Maradona dopo la festa scudetto dei mesi scorsi: in attesa di test più probanti, i presupposti per sognare il bis ci sono tutti.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su