Napoli, Garcia: “Possiamo migliorare ancora. Osimhen? Era arrabbiato”

Il tecnico azzurro svela un retroscena dopo il successo contro il Sassuolo: "Victor non era pienamente soddisfatto della prestazione e neanch'io lo sono: dobbiamo crescere in zona offensiva"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 agosto 2023
Rudi Garcia (Ansa)

Rudi Garcia (Ansa)

Napoli, 27 agosto 2023 - L'ultima volta che il Napoli aveva ricevuto l'abbraccio del Maradona l'allenatore era un altro. E che 'altro': quel Luciano Spalletti che nei prossimi mesi probabilmente inizierà una battaglia legale contro il suo ex club. Il presente si chiama Rudi Garcia, che supera con lode il primo esame a Fuorigrotta battendo il Sassuolo grazie alle reti di Victor Osimhen e Giovanni Di Lorenzo: non proprio due uomini a caso.

Le dichiarazioni di Di Lorenzo

In questa sorta di passaggio di consegne virtuale tra due cicli tutto sommato più vicini del previsto il punto in comune è proprio il capitano, che commenta l'esordio vincente dei suoi al Maradona. "Siamo maturati molto nella gestione del pallone, proseguendo così quel processo che era già cominciato l'anno scorso. Contro il Sassuolo le partite non sono mai semplici, ma abbiamo lavorato sodo per provare a sorprenderli con dei movimenti studiati in allenamento: sono felice che sia andata bene, tra l'altro davanti al nostro pubblico". A tifosi e addetti ai lavori non è sfuggita la 'nuova' posizione di Di Lorenzo, che rispetto al recente passato ha più possibilità di lanciarsi in proiezione offensiva. "Io cerco solo di mettermi a disposizione del mister: l'obiettivo è creare problemi agli avversari e oggi lo abbiamo fatto più che a Frosinone. Ci sono tutti i presupposti per disputare una grande stagione".

Le dichiarazioni di Garcia

Il microfono passa a Garcia, che apre subito svelando un retroscena particolare alla luce del risultato. "Osimhen era arrabbiato all'uscita dal campo perché oggettivamente potevamo fare meglio: non abbiamo preso gol, abbiamo giocato bene, ma a livello offensivo potevamo essere più incisivi". Insomma, l'autocritica e la fame non mancano alla squadra campione in carica, come evidenziato dal tecnico azzurro, che individua l'esatto punto nel quale deve migliorare il suo Napoli. "Al cospetto della porta avversaria bisogna essere più precisi e, inoltre, non mi è piaciuta quella fase della gara in cui abbiamo lasciato troppo il pallino del gioco al Sassuolo". Dici Sassuolo e il pensiero va al grande ex Giacomo Raspadori, che ha mancato per due volte l'appuntamento del gol dell'ex. "Mi dispiace più per il palo che per il rigore sbagliato, evento che può capitare a tutti. A parte questo, sono felice di avere a disposizione un giocatore che in avanti può ricoprire davvero qualsiasi ruolo". Chi al momento sembra decisamente più indietro nelle gerarchie di Garcia è invece Natan. "Ha bisogno di tempo e di imparare la lingua. Deve ancora inserirsi bene, ma lo vedo sempre meno timido. Per il momento comunque - continua il tecnico francese - mi affido volentieri a Juan Jesus, che è un leader e ha esperienza". Infine un commento sul ritorno in campo, con tanto di assist a referto, di Khvicha Kvaratskhelia. "Ha fatto una preparazione molto spezzettata e va gestito: per questo motivo ho preferito inserirlo a gara in corso, con gli avversari già stanchi. Da lui comunque mi aspetto ancora più imprevedibilità per diventare sempre più letale".

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