Spalletti, Conte e non solo: il totonomi per il nuovo allenatore della Nazionale dopo Mancini

Il tecnico toscano, vincente con il Napoli, è in cima alle ipotesi. Conte l’alternativa più probabile, poi Cannavaro, De Rossi fino ad Allegri come possibili sostituti

13 agosto 2023

Roma, 13 agosto 2023 - Tutto porta a Luciano Spalletti. Dopo le dimissioni di Roberto Mancini, la Figc spiazzata per la decisione così inattesa e a pochi giorni da due gare fondamentali per il futuro azzurro, deve prendere una decisione in tempi brevissimi.

Ecco che Luciano ha tutte le caratteristiche giuste. Ha appena vinto un campionato trionfale con il Napoli, ha una lunga carriera alle spalle che ne garantisce esperienza anche internazionale; è un tecnico che ama il gioco e sa proteggere e gestire i suoi campioni. Ha sopportato la pressione di piazze importanti come Roma, Milano e Napoli. Aveva chiesto un anno sabbatico, ma la possibile chiamata della Nazionale non lo lascerà certo indifferente.

Luciano Spalletti
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L'alternativa è Antonio Conte. Il tecnico ha due fattori importantissimi a suo favore: ha fatto benissimo in Nazionale, riavviando un ciclo vincente dopo il disastro di Ventura. Ed è libero da contratti, quindi spendibile subito. Inoltre, ritroverebbe Buffon e Barzagli, due pilastri della Juventus che ha riportato al successo dopo gli anni bui. Conte ha un solo problema: è abituato ad ingaggi da Premier e probabilmente in Nazionale dovrebbe fare un grosso sacrificio economico. Conte comunque ha già allenato l'Italia tra il 2014 e il 2016, e a marzo scorso ha risolto il contratto che lo legava al Tottenham. Accetterà di non allenare una squadra tutti i giorni?

Ma la lista dei potenziali ct non si ferma alle due candidatura forti: nel totonome, fanno capolino anche quelli di Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 con una carriera da allenatore soprattutto in Cina e una breve esperienza non felice al Benevento in B lo scorso anno, e Daniele De Rossi, collaboratore di Mancini, anche lui protagonista di una breve e negativa esperienza da allenatore Spal.

Si rincorrono poi addirittura voci, alimentate dai social, di un possibile accordo Figc-Juventus per portare Allegri in azzurro. Anche per Max però l'ostacolo è l'ingaggio: 7 milioni netti a stagione. Ma la Juventus potrebbe accettare una rescissione consensuale accelerando così una svolta tecnica che Giuntoli ha stoppato solo per problemi economici.  

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