Mancini si è dimesso da Ct della Nazionale, addio a sorpresa
La Figc è già al lavoro per trovare un sostituto. L’ormai ex cittì era stato da poco nominato coordinatore di tutte le nazionali
Roma, 13 agosto 2023 – Roberto Mancini si è dimesso da commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. La notizia viene confermata dalla Figc sul suo sito ufficiale con una nota di poche righe. La Federcalcio è già al lavoro per trovare un sostituto. Le dimissioni sono giunte nella tarda serata di ieri e i vertici federali non hanno potuto fare altro che prendere atto della decisione. L’addio giunge inaspettato: solo pochi giorni fa a Mancini era stato affidato il ruolo di coordinatore delle Nazionali azzurre. Secondo alcune fonti l’ormai ex cittì non si troverebbe più a suo agio nel rinnovato staff azzurro, oppure sarebbe stato allettato una maxi offerta dall'Arabia, con Real Madrid e Psg alla finestra. “Una scelta personale”, scrive Mancini su Instagram ne tardo pomeriggio, senza fornire ulteriori spiegazioni sull’addio. Poi i ringraziamenti di rito e il ricordo del trionfo a Euro 2020 “che porterò sempre nel cuore". E conclude: “È stato un onore”.
Sommario
La nota della Federcalcio
"Si conclude - scrive la Federcalcio - una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale”.
Nazionale, avventura con alti e bassi
Mancini con l’Italia ha vinto l’Europeo di calcio del 2020, disputato un anno dopo a causa del Covid, fallendo invece la qualificazione per i Mondiali di calcio del 2022 in Qatar. Nel 2023 aveva raggiunto le Finali di Nations League. Dopo una brillante carriera da giocatore, dagli esordi con il Bologna a bandiera della Sampdoria e quindi con la Lazio, Mancini ha guidato da allenatore Lazio, Fiorentina, Inter, Zenit San Pietroburgo, Galatasaray e Manchester City. Mancini, 59 anni, era stato nominato commissario tecnico della Nazionale nel 2018, da cinque anni era al timone degli Azzurri.
L’esordio è datato 14 maggio 2018: gli Azzurri si trovavano in un momento di grande difficoltà, dopo la grande delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali. Raccogliere questa pesante eredità non è stato facile ma nei primi tempi.
Con la finale degli Europei di Wembley, nel 2021, Mancini ha conquistato il secondo titolo europeo, dopo il primo risalente al 1968.
Le difficoltà dopo l’Europeo
Dopo la grande vittoria, Mancini come allenatore dell’Italia ha iniziato a incontrare qualche difficoltà. La lunga serie di risultati positivi per gli Azzurri è terminata il 6 ottobre del 2021, con la sconfitta rimediata con la Spagna nelle semifinali di Nations League. Poi la vittoria con il Belgio nella finale per il terzo posto della stessa competizione, e i deludenti risultati nelle ultime due partite di qualificazione al mondiale in Qatar. Il pareggio contro Svizzera e Irlanda del Nord ha costretto gli Azzurri a passare per i play off per avere accesso alla fase finale dei Mondiali.
Nella semifinale degli spareggi il terribili contro la Macedonia del Nord per un gol subito, tra l’altro, nei minuti di recupero. Gli Azzurri hanno quindi mancato per la seconda volta di fila l’occasione di poter competere per la Coppa del Mondo. Nonostante la delusione, il cittì stava guidando la sua squadra nella nuova avventura della UEFA Nations League 2022-2023: dopo una pesante sconfitta contro la Germania per 5 a 2, gli Azzurri hanno recuperato vincendo contro Inghilterra e Ungheria. Ora la Nazionale è attesa due match importanti per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina).
Le reazioni, da Ulivieri a Sacchi
Mondo del calcio sotto choc. “Tempi sbagliati, Mancini dovrà spiegare”, dice il presidente dell’Associazione Allenatori Italiana Renzo Ulivieri, tra i primi a parlare. “Non credevo fosse vero quando l’ho saputo”, commenata Arrigo Sacchi. “Addio strano, ora serve un Ct robusto”, le parole di Dino Zoff. Solo per Claudio Lotito le dimissioni "erano nell’aria”.
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