Dimissioni Mancini, mondo del calcio sotto choc. Zoff: “Addio strano, ora Ct robusto”. Sacchi: “Non credevo fosse vero”

Mentre si cerca di far luce sulle motivazioni, nell’ambiente domina l’incredulità. Abodi: “Il tempo aiuterà a capire”

13 agosto 2023

Roma, 13 agosto 2023 – Un fulmine a ciel sereno, una decisione maturata apparentemente in pochi giorni secondo le ricostruzioni che, con il passare dei minuti, cercano di fare luce su retroscena e motivazioni. Perché Roberto Mancini si è dimesso? Solo il 4 agosto scorso la Figc aveva annunciato la ristrutturazione azzurra con la definizione del nuovo progetto tecnico del Club Italia: al Ct Mancini, campione d'Europa in carica, veniva affidato il coordinamento generale dalla Nazionale A fino all'Under 20. Contemporaneamente veniva definito il nuovo assetto delle Nazionali Maschili, dalla A all'Under 15, spiegava la Federcalcio, "sulla base di una proposta tecnica" dello stesso Mancini con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio calcistico italiano. Un movimento di pedine e un effetto domino possibili cause di qualche malumore, riletti con il senno di poi.

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Roberto Mancini
Roberto Mancini

In attesa di fare chiarezza sulle motivazioni, il sentimento comune nell’ambiente è l’incredulità.  

"Sorpreso, dispiaciuto, perplesso. Il tempo aiuterà a comprendere le ragioni di questa scelta e della tempistica. Un ringraziamento a Roberto Mancini per quello che ha fatto e dato da CT della nostra Nazionale in questi anni", sono le parole su Twitter del ministro dello sport e della gioventù, Andrea Abodi.

"Non conosco le ragioni di questa decisione e non so chi le conosce. Mi è sembrato strano perché solo sette giorni fa si era parlato di responsabilità generale su tutto il movimento delle nazionali". Così Dino Zoff. Per l'ex campione del mondo, ora è importante guardare al futuro: "Credo che alla Nazionale si possano presentare diversi allenatori di levatura e, certamente, si andrà avanti. Ma non voglio entrare in una decisione maturata da Roberto Mancini". Zoff non si sbilancia però sul successore del ct: "Non faccio nomi, ma ce ne sono di importanti. Credo che la Nazionale abbia bisogno di allenatori di levatura anche per il momento calcistico che stiamo vivendo: non siamo potuti andare ai mondiali, ora non possiamo sbagliare gli Europei o un futuro mondiale". 

“Quando l'ho saputo non credevo fosse vero, sono dispiaciuto. È l'unica cosa che posso dire”, ha detto Arrigo Sacchi, ex ct azzurro che lasciò a sorpresa il suo incarico dopo l'Europeo '96.

"Non voglio dare un giudizio sulle dimissioni del ct perché non conosco i motivi che lo hanno spinto a lasciare la panchina azzurra. Di certo mi hanno sorpreso i modi e le tempistiche", sono state le parole del presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri.

"Il suo bilancio? Una prima parte positivissima con il titolo europeo vinto con tantissimi meriti e una seconda parte di certo non positiva con la mancata qualificazione al mondiale, nella quale si è pagato anche l'euforia per il trionfo continentale", ha aggiunto. 

"Erano nell'aria", ha detto invece laconico il presidente della Lazio e senatore Claudio Lotito. Sulle motivazioni della scelta, si è limitato a dire di non conoscerle e aggiunge "sono domande da fare al presidente federale". 

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