Parma-Lazio 3-1: i biancocelesti conducono, ma i ducali fanno la differenza e vincono. Esplode la polemica in campo

Man, Haj Mohamed e Delprato fermano a otto i risultati utili consecutivi dei ragazzi di Baroni. I laziali protestano per due gol annullati e un rigore assegnato e poi tolto

di Redazione Sport
1 dicembre 2024
Lite in campo tra i giocatori del Parma e quelli della Lazio

Lite in campo tra i giocatori del Parma e quelli della Lazio

Parma 1 dicembre 2024 - Il Parma aveva bisogno di una prestazione convincente e soprattutto di punti per allontanare il fantasma della zona retrocessione e contro la Lazio riesce proprio in questo. I ducali superano per 3-1 i biancocelesti al termine di una partita spettacolare, dove gli episodi sorridono ai padroni di casa, ma entrambe le squadre hanno giocato una sfida di altissimo livello, senza demeritare in alcun modo. Gli emiliani la sbloccano con Man e Haj Mohamed raddoppia, Castellanos dà l'illusione di poterla riaprire, ma il gol nel recupero di Delprato chiude i conti. I laziali recriminano per il gol annullato dopo 2' a Rovella; stessa cosa per un secondo gol annullato e un rigore prima assegnato e poi tolto, che fa esplodere la rabbia di giocatori e tifosi. 

Alla fine, comunque, la Lazio deve alzare bandiera bianca. Si ferma dunque a sette la striscia di vittorie di Baroni in Serie A, a otto quella di risultati utili tra tutte le competizioni, mentre gli emiliani si allontanano dalle zone roventi di bassa classifica. 

Primo tempo

Per affrontare i biancocelesti Pecchia sceglie il 4-2-3-1, modulo a specchio rispetto agli ospiti. Davanti a Suzuki la sorpresa è Leoni al centro con Balogh, mentre Delprato viene dirottato a destra, con Valeri sulla fascia opposta. In mediana Keita vince il ballottaggio al fianco di Sohm, mentre in trequarti Man gioca a destra, Cancellieri al centro e Haj Mohamed a sinistra. In attacco c'è Bonny. Per i biancocelesti invece confermato il rientro di Romagnoli con Gila al centro, mentre sugli esterni agiscono Lazzari e Pellegrini. In mediana torna la coppia Guendouzi e Rovella, mentre in trequarti a sorpresa c'è Dele-Bashiru al centro con Isaksen e Zaccagni sulle fasce. In avanti è confermato Castellanos, vista anche l'assenza di Dia.

La partenza dei biancocelesti sulla carta è perfetta. Contenuto il primo attacco casalingo, gli ospiti ripartono rapidamente con Isaksen, il quale riceve da Rovella, il danese aspetta proprio il suo mediano e serve al numero 6 la chance di calciare dal limite dell'area. Il tiro del centrocampista è perfetto a girare sul palo lontano alla destra di Suzuki e si insacca dopo un leggero tocco dell'estremo difensore nipponico. I capitolini festeggiano, ma il Var richiama Zufferli all'on-field review per un contatto tra lo stesso Rovella e Haj in fase di recupero palla. Il contatto c'è, anche se non molto intenso, ma alla fine il direttore di gara decide per annullare la rete del vantaggio laziale. Dopo 2' annullata la rete dell'iniziale vantaggio capitolino.

È già una sliding door del match, perché al 6' è la volta del Parma e questa volta non c'è Var a salvare la Lazio. Rovella infatti sbaglia il passaggio per Romagnoli e regala a Man il pallone. Il trequartista ducale ringrazia del regalo e lanciato solo davanti a Provedel realizza la rete dell'1-0 in favore degli emiliani; Paradiso e Inferno i primi sei minuti di gioco per gli ospiti. I capitolini provano a reagire e proprio Rovella lancia il primo squillo, calciando bene, ma senza trovare la porta. Fa lo stesso Zaccagni al 16' quando sul sggerimento di Isaksen, clacia spedendo però la sfera altissima sulla traversa. 

La partita, come da pronostico è divertente, ma poco alla volta salgono di colpi i biancocelesti, complice anche il risultato che li vede inseguire. Quando i ducali accelerano sanno però fare male agli sopiti e  al 20' è Haj Mohamed a trovare lo spazio, sul suggerimento di Man, per calciare, ma il suo tiro resta centrale per Provedel, che blocca. Diversa azione ma stesso risultato per Rovella due minuti più tardi, quando dal limite, calcia comodamente tra le braccia di Suzuki

La partita cresce di intensità e Castellanos arriva a pochi centimetri dal pareggio. L'ottima manovra della Lazio porta l'argentino a calciare da posizione vantaggiosa e batterebbe anche Suzuki, ma sulla linea Balogh salva la propria porta dal pareggio laziale. Con l'aumentare della fisicità arrivano anche i primi cartellini gialli: finiscono nel taccuino di Zufferli Rovella per gli ospiti e Keita per i ducali. Dieci minuti più tardi, al 37' è ancora il Taty a dare l'illusione ai biancocelesti del pari, mettendo in porta dopo l'uno contro uno con Suzuki, ma la rete è viziata da un netto offside. Cinque minuti dopo invece è Isaksen a vedere il suo tiro schermato sulla linea, con Valeri che salva il Parma dal pareggio.

Il finale è caotico. Prima Rovella non trova lo specchio della porta, poi Zufferli assegna un rigore per un sospetto contatto tra Zaccagni e Keita, salvo poi revocarlo dopo la visione dell'on-field review. I tre minuti di recupero vengono oltre che raddoppiati, con tanto di parapiglia a bordo campo che porta ai cartellini gialli di Gila e Bonny. Insomma animi tesi, per una sfida che termina 1-0 il suo primo tempo per la rete di Man in favore del Parma.

Secondo tempo

Ben tre cambi all'intervallo: nel Parma è il momento di Estevez e Charpentier, i quali rilevano Keita e Bonny; nei biancocelesti entra Pedro al posto di un impalpabile Dele-Bashiru. La partita riprende sui ritmi altissimi del primo tempo. Il primo squillo della ripresa è affidato a Cancellieri, ma sono i biancocelesti che in due minuti sfiorano per ben due volte il pareggio. Prima Zaccagni si accende e dopo la serpentina converge al centro e calcia, deviato però in corner. Poi sugli sviluppi del calcio d'angolo è Romagnoli che colpisce di testa dopo un rimpallo, ma Suzuki ha un grande riflesso e respinge la sfera.

Sembra il preludio di un lungo assedio, ma al 53' ci pensa Haj Mohamed a spezzarlo, regalando il raddoppio ai ducali. Palla persa di GIla in costruzione che lancia il contropiede di Charpentier, il quale è ben assistito dai compagni. L'attaccante tocca proprio per il giovane tunisino, il quale con il tiro morbido a giro scavalca Provedel e festeggia sotto la curva parmense il 2-0 emiliano. Bruciata ancora da una propria palla persa la Lazio ora sotto di due reti. Biancocelesti che rischiano tre minuti più tardi con la bellissima azione individuale di Man, che dribbla tutta la difesa ospite, salvo poi non riuscire a calciare in porta.

La Lazio prova risistemarsi dopo la doccia fredda del raddoppio parmense. Estevez viene ammonito dopo aver fermato una ripartenza e qualche minuto più tardi anche Balogh riceve il giallo dopo aver steso al limite Zaccagni. Baroni vede il momento di difficoltà e prova a dare ulteriore energia inserendo Tchaouna per Isaksen; Pecchia invece si gioca le carte Camara e Hainaut, i quali rilevano Haj Mohamed e Leoni. Le scorribande biancocelesti aumentano in numero e intensità e se al 76' Suzuki si supera sul tentativo al volo di Tchaouna, non può nulla quattro minuti più tardi. Il portiere giapponese infatti non si capisce bene con Valeri e lasciano il pallone vivo in area: rapace il Taty, che si lancia sulla sfera e realizza la rete del 2-1 al Tardini. 

Il finale è un vero e proprio turbinio di emozioni, con capovolgimenti di fronte, da una parte e dall'altra. Benedyczak prende il posto di Cancellieri nel Parma, Marusic quello di Lazzari nella Lazio. I capitolini piantano le tende nella metà campo avversaria e attaccano a pieno organico. L'ingresso di Noslin per Rovella è l'ultima carta che si gioca Baroni a caccia della vittoria, ma i bianocelesti rischaino molto sulle ripartenze e se prima il giallo speso da Castellanos salva da una potenziale occasione da gol, non succede lo stesso nel primo minuto di recupero. Delparto infatti scappa in posizione regolare, irraggiungibile per i difensori e a tu per tu con Provedel, apre il destro e realizza la rete del 3-1 che regala i tre punti ai ducali. Esplode la gioia al Tardini, anche ad esorcizzare la paura dei minuti precedenti. Nel finale la Lazio non riesce più a mettere in difficoltà Suzuki, arrivando così al triplice fischio di Zufferli che sancisce il successo ducale per 3-1 sui biancocelesti.

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