Anche le cifre deludono. Dalle reti subite ai punti

Il bilancio per la squadra da 17milioni e 530mila euro investiti in monte ingaggi. Unico dato positivo il 56,50% di possesso palla, il terzo in campionato.

12 maggio 2024
Anche le cifre deludono. Dalle reti subite ai punti

Anche le cifre deludono. Dalle reti subite ai punti

di Lorenzo Vero

Per accompagnare tutte le varie analisi sulla stagione appena conclusa del Pisa, è necessario al fine del racconto considerare i numeri. Numeri puri, che se letti possono parlare e spiegare più di tutte le varie considerazioni del caso. E questi, per la squadra di Aquilani, non sono per niente positivi. Partiamo dalla classifica: il Pisa ha concluso la stagione alla tredicesima posizione, il secondo peggior piazzamento dal momento del ritorno in Serie B, arrivato nel 2019/20.

L’obiettivo di Giovanni Corrado di migliorare il piazzamento precedente è stato fallito miseramente. Non solo i nerazzurri non hanno raggiunto una posizione playoff abbordabile, considerando il valore della rosa e dopo un positivo girone di ritorno, ma con la sconfitta di Ascoli il piazzamento è stato peggiore di ben due posizioni rispetto a quello del 2022/23, quando la squadra di D’Angelo concluse all’undicesima posizione.

Tutto ciò complice anche delle quattordici sconfitte stagionali, più di un terzo delle partite giocate, spesso arrivate (soprattutto all’inizio dell’anno) come beffa, all’ultimo minuto. Mai dal 2019 aveva ottenuto un quantitativo tale di sconfitte il Pisa, nonostante nel 2020/21, al secondo anno in Serie B la posizione finale fu peggiore (quattordicesima).

Ma perché questi numeri possiamo definirli deludenti? Perché il Pisa è una squadra costruita per altri lidi rispetto a quelli ottenuti, una squadra con un allenatore emergente e promettente, con una rosa composta da un buon mix di esperienza e giovani, con un totale di 17milioni e 530mila euro investiti di monte ingaggi (questo il dato relativo al termine della finestra invernale di mercato, ridotto rispetto a quella estiva). Questo rappresenta l’ottavo dato dell’intero campionato, e se avesse dovuto trovare un corrispettivo con la classifica, allora avrebbe dovuto tradursi alemno nei playoff.

Vero è che ci sono anche delle attenuanti, e una di queste è il numero di infortuni: cinquantacinque, i più importanti, traumatici, dettati dalla sorte. Ciò però non giustifica i cinquantaquattro gol subiti, un risultato che ha significato il terzo peggior risultato dell’intero campionato. Un dato che ha fatto imbestialire Aquilani al termine dell’ultima partita. Numeri che mostrano fragilità, considerato il 56,50% di possesso palla, il terzo in campionato dopo due potenze come Catanzaro e Cremonese. Un piccolo dato su cui ripartire, per il resto, almeno statisticamente, meglio fare tabula rasa.

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