Calcio ed economia. Monte ingaggi: nerazzurri settimi

Il Pisa Sporting Club ha un monte ingaggi pari a 19 milioni e 780 mila euro, decisamente uno dei più alti del campionato di Serie B. La crescita è stata costante negli ultimi 5 anni, con un aumento di 3 milioni rispetto alla stagione precedente. La volontà di rendere più forte la squadra è sempre maggiore.

17 novembre 2023

Un monte ingaggi in costante aumento, divenuto nella stagione 2023-24 il settimo più oneroso del campionato di Serie B. La lega Cadetta ha infatti pubblicato il documento per la trasparenza economica che mostra le parti fisse degli stipendi dei giocatori del torneo, rivelando come il Pisa Sporting Club abbia un monte ingaggi pari a 19 milioni e 780 mila euro, decisamente un mattone importante nel progetto biennale societario. La società nerazzurra si pone dietro lo Spezia (circa 20 milioni), il Venezia (circa 21 milioni), la Cremonese (22 milioni), il Como (22,5 milioni), il Parma (23 miloni) e la Sampdoria (27,5 milioni). Secondo quanto emerge dal documento la società nerazzurra ha avuto una costanza crescita negli ultimi 5 anni dal punto di vista finanziario, facendo lievitare costantemente il monte ingaggi nel corso degli anni. L’anno scorso infatti la cifra ammontava a 16 milioni e 563 mila euro, con circa 3 milioni in meno della stagione attuale. Il ‘salto’ di qualità dello scorso campionato resta quello più importante in termini economici poiché nella stagione precedente (2021-22), quella della finale persa con il Monza, i nerazzurri avevano ‘solo’ 9 milioni di euro di monte ingaggio secondo quanto emerso dalle carte della Lega.

Di fatto negli ultimi due anni, anche se i risultati non hanno dato ragione alla società nerazzurra, aver sfiorato la Serie A ha convinto la proprietà a investimenti sempre più crescenti, per raggiungere questo risultato. Tornando ancora indietro nel tempo, la crescita è stata costante, poiché nella seconda stagione della presidenza Corrado in Serie B (2020-21) i nerazzurri avevano 7 milioni e 554 mila euro di monte ingaggio, mentre la stagione precedente, quella successiva alla promozione nel torneo Cadetto, il monte ingaggi ammontava a 6 milioni e 300 mila euro. Di fatto un aumento costante degli oneri finanziari e degli stipendi, al quale ha sempre corrisposto, in questo lustro, una sempre maggiore volontà di rendere più forte la squadra. Chi invece ha rivisto verso il basso il proprio monte ingaggi in questa stagione è il Parma, che ha diminuito di quattro milioni di euro i propri investimenti, puntando sul gruppo già a disposizione dell’allenatore Fabio Pecchia, come aveva fatto l’anno precedente il Frosinone di Fabio Grosso.

M.B.

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