Che cosa dice la matematica. Salvezza certa? Sì, ecco perché

Il Pisa si avvicina alla salvezza in Serie B con 43 punti in 33 partite. La zona playout è a 35 punti, distanza rassicurante per i nerazzurri. Scontri diretti cruciali in vista.

di Redazione Sport
18 aprile 2024

La vittoria contro la FeralpiSalò ha, di fronte alla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica, permesso di archiviare il discorso salvezza. Ma è rimasta una parte del pubblico che invece ancora non si sente al sicuro, storcendo di conseguenza il naso d’innanzi a quest’analisi. È vero, ancora l’aritmetica non premia il Pisa, ma perché è giusto poter parlare di salvezza? Affidiamoci ai numeri. La squadra di Aquilani ha totalizzato 43 punti in 33 partite, una media di 1,3 a partita, la stessa quota che fu sufficiente lo scorso campionato al Cittadella per scongiurare i playoff. Nel 2021-22 alla Spal ne bastarono addirittura 42, mentre l’anno ancora prima la quota salvezza fu più alta: 45 punti, che probabilmente si avvicinerà a quella di questa stagione. Attualmente, la zona playout è occupata dal tandem Bari-Spezia, appaiate a quota 35. Otto punti in meno rispetto alla squadra di Aquilani. Distanza considerevole, che permette di ricacciare i maggiori fantasmi. O meglio: un eventuale fracasso, con un finale di campionato costituito da sole sconfitte, sarebbe amputabile al solo Pisa. Per pensare a un crollo, però, dovrebbe verificarsi un cammino perfetto delle inseguitrici: ipotesi molto complessa. Saranno tanti infatti gli scontri diretti.

Partiamo dal prossimo avversario dei nerazzurri: il Bari, dopo sabato, sfiderà il Cosenza (36 punti), quindi la capolista Parma, il Cittadella che vuole salvarsi e il Brescia, che potrebbe aver però conseguito l’obiettivo. Lo stesso Spezia avrà impegni difficili: il derby con la Sampdoria e subito dopo la sfida a loro volta il Brescia (due partite nelle quali D’Angelo potrebbe anzi fare un favore al Pisa in ottica playoff), Palermo, Cosenza e Venezia.

L’Ascoli, che a oggi sarebbe retrocessa, avrà di fronte a sé tre scontri diretti consecutivi: Modena, Ternana e quindi il Cosenza. Anche la vittoria contro il Bari, ipotizzando le sconfitte di Spezia e Ascoli, non renderebbe l’aritmetica salvezza (sarebbero undici i punti di vantaggio con quattro partite da giocare). Ma a volte è possibile anche anticipare la matematica e permettere ai nerazzurri di lasciarli sognare in pace.

Lorenzo Vero

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