Cosa dicono i numeri. Mai così male dal 2016-2017

Il rendimento del Pisa di Alberto Aquilani nelle prime diciassette giornate del torneo cadetto è il secondo peggiore nell'epoca "contemporanea". Soltanto in due occasioni su sette, in condizioni simili, sono retrocesse. La storia recente suggerisce che la squadra possa raggiungere la salvezza.

19 dicembre 2023

Il rendimento del Pisa di Alberto Aquilani nelle prime diciassette giornate del torneo cadetto è il secondo peggiore nell’epoca "contemporanea", dal 2007 a oggi. Soltanto in un’altra occasione, infatti, i nerazzurri hanno percorso meno lunghezze a parità di giornate: parliamo della sciagurata stagione 2016-17, quella viziata dal fardello della gestione Petroni in avvio e "salvata" proprio dall’avvento di Giuseppe e Giovanni Corrado, accompagnati da Enzo Ricci, nell’antivigilia di Natale. Nelle prime diciassette giornate di quell’annata la comitiva guidata da Gattuso raggranellò appena 15 punti, fermandosi al ventesimo posto. Al termine di quel campionato (composto da 22 formazioni), il Pisa retrocesse direttamente in Serie C con 35 punti. Oltre a questo, non si trovano altri rendimenti così scadenti: in tutte le altre apparizioni in cadetteria infatti lo Sporting Club è riuscito a superare quota 20 punti nelle prime diciassette giornate. Il punto più "basso" è rappresentato dalle 21 lunghezze raccolte nella stagione 2020-21, che posizionavano gli uomini di Luca D’Angelo al dodicesimo posto (a -5 dai playoff e +6 dalla zona retrocessione): al termine di quel torneo lo Sporting Club chiuse a quota 48 al quattordicesimo posto. L’anno prima, quello del ritorno in Serie B, di punti il Pisa ne aveva 23 ed era al decimo posto, a +6 sulla zona rossa.

Anche l’anno scorso i punti dopo diciassette giornate erano 23 e la squadra era al nono posto, mentre nella stagione 2008-09 con le medesime lunghezze la formazione guidata da Gian Piero Ventura si trovava al dodicesimo posto, con 9 punti di differenza sulla zona retrocessione diretta (purtroppo ricordiamo tutti come terminò quel campionato). Fuori paragone, ovviamente, i rendimenti dei campionati 2021-22 (35 punti) e 2007-08 (34 punti). Ci sono però molti precedenti, negli ultimi quattro tornei cadenti, che pendono dalla parte del Pisa. Soltanto in due occasioni su sette, in condizioni di punteggio e classifica simili a quelle della compagine di Aquilani, sono retrocesse. Sono la Spal dello scorso torneo, che aveva 17 punti a questo punto del cammino e chiuse al penultimo posto, e l’Alessandria: i grigi avevano 17 punti e terminarono a 34, al terzultimo posto. Negli altri cinque casi sono arrivate salvezze più che tranquille, con il solo Cosenza che nello scorso torneo rimase in Serie B attraverso i playout.

M.A.

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