Così la classifica non può decollare. Troppi svarioni dei singoli. Il film delle ultime dieci partite

Una serie di sfortunati errori difensivi ha frenato la risalita del Pisa in classifica nelle ultime dieci gare, con undici reti incassate in situazioni bizzarre e fatali.

20 febbraio 2024

Svarioni, casualità, sfortuna: possiamo definirli in questi termini, oppure utilizzarne altri, ma la realtà che emerge dalle ultime dieci gare disputate dai nerazzurri evidenzia una serie di episodi che hanno frenato la risalita in classifica. Da metà dicembre, con le due trasferte consecutive disputate a Catanzaro e Palermo, alla sconfitta sul filo della sirena di Parma, si possono contare ben undici azioni che hanno portato il Pisa ad incassare altrettante reti: più di una a partita. Si inizia lo scorso 9 dicembre al "Ceravolo", quando il Catanzaro ruppe l’equilibrio con l’ormai proverbiale "lancione" a scavalcare il terzino nerazzurro, in quel caso Beruatto, per innescare la giocata dell’1-0.

Grottesco invece il raddoppio: la respinta di Nicolas carambolò sul corpo di Marin per trasformarsi nel più classico dei "gollonzi". Una settimana dopo al "Barbera" l’uscita completamente sbagliata del portiere mandò in fumo la doppia rimonta, spalancando la porta all’incornata vincente di Segre. Ancora il portiere brasiliano protagonista in negativo il 13 gennaio contro la Reggiana: prima lo svarione con la complicità di Canestrelli per l’1-2 degli emiliani, poi ancora un’uscita "a farfalle" e una presa alta difettosa. Buon per tutti noi che il Var, in quell’occasione, decise di applicare al millimetro il regolamento e annullare la rete di Gondo che sarebbe valsa l’1-3 per gli ospiti. Una settimana dopo, in quel di Lecco, l’ingenua sbracciata di Calabresi riaprì una partita che proprio il difensore aveva appena contribuito a "mettere in ghiaccio" finalizzando il contropiede pilotato da D’Alessandro. Per fortuna il rigore trasformato da Lepore fu ininfluente nella vittoria finale. Il 27 gennaio la sconfitta con lo Spezia fu favorita dalla scarsissima esplosività nelle gambe di Nicolas in occasione dei primi due gol liguri e da una nuova ingenuità di un singolo in area di rigore: il pestone rifilato da Esteves a Mateju. Si arriva poi alle ferite più fresche, quelle di Parma dello scorso sabato. Nell’azione del 2-1 emiliano c’è da segnalare l’errore di valutazione di Calabresi. Chiude il cerchio l’emblematica "papera" di Nicolas a tempo scaduto.

M.A.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su