Costruzione dal basso e De Zerbi come maestro

Il sito Football Analysis ha studiato il gioco espresso nella Fiorentina Primavera. Fase difensiva aggressiva e centrocampisti ad impostare: ecco cosa aspettarsi.

25 giugno 2023
Costruzione dal basso  e De Zerbi come maestro

Costruzione dal basso e De Zerbi come maestro

Rapido, fluido, dinamico: lo stile di gioco sviluppato da Alberto Aquilani sulla panchina della Primavera della Fiorentina negli ultimi tre anni si è fatto notare anche oltremanica, dove i colleghi del portale specializzato Total Football Analysis hanno dedicato all’ex centrocampista un focus tattico molto approfondito. Apprendiamo così che l’idea di base che il 38enne tecnico è diametralmente opposta a quella sviluppata da Luca D’Angelo negli ultimi cinque anni. Da un approccio prettamente fisico, nel quale a farla da padrone era l’agonismo e la ricerca di una manovra verticale, lo Sporting Club potrebbe passare a una trama di gioco sviluppata maggiormente con il possesso della palla e la ricerca degli spazi sull’intera superficie del campo.

Uno dei cardini della manovra impostata da mister Aquilani è la costruzione dal basso, anche attraverso la ricerca di un fraseggio insistito lungo la linea difensiva – principalmente disposta a quattro, ma in alcuni casi il tecnico romano ha fatto ricorso anche a uno schieramento a tre -, con l’intento di attrarre la pressione della formazione avversaria e liberare così spazi sulla mediana e sulla trequarti offensiva utili agli inserimenti dei propri calciatori. Si tratta di un principio mutuato da Roberto De Zerbi, bussola tattica di Aquilani, ma comune anche ad altri maestri della panchina come Fonseca o Spalletti, allenatore del centrocampista ai tempi della Roma. Sulla scorta di questo esempio relativo all’impostazione del gioco scaturisce la considerazione che, con tutta probabilità, una prima valutazione del parco giocatori sotto contratto da parte del neotecnico nerazzurro verrà svolta sulla base delle abilità tecniche individuali.

Non soltanto per quel che concerne il pacchetto difensivo: anche sulla linea mediana Aquilani ricercherà nell’organico a sua disposizione l’inclinazione ad abbinare dinamismo a palleggio. Perché toccherà principalmente ai centrocampisti fornire lo sfogo adeguato all’impostazione della trama dei passaggi, offrendo ai difensori una sponda efficace e libera dal pressing avversario. Una volta saltata la prima pressione, nella proposta tattica di Aquilani troviamo la ricerca dell’ampiezza, data in prima battuta da almeno uno dei due cursori laterali, incaricato di alzare la propria posizione sul rettangolo verde per supportare la manovra e aumentare la presenza nella metà campo offensiva. La finalizzazione della manovra segue il percorso inverso: Aquilani chiede ai suoi calciatori di muovere la palla dall’esterno all’interno del campo, andando a cercare la conclusione degli attaccanti o dei mediani inseritisi nei pressi dell’area di rigore ma con la libertà di dettare il passaggio decisivo o tentare la stoccata vincente. Il tutto accompagnato da una fase difensiva aggressiva quando la squadra perde la palla in attacco, ma più bilanciata se sono gli avversari a costruire dal fondo del campo.

M.A.

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