Il calcio di Arturo, l’anti-algoritmo: "La personalità che fa la differenza"
Giovanni Branchini, agente di Calabresi: "Ha superato qualche acciacco, è prezioso per la squadra"
Storico procuratore del calcio italiano, salito alla ribalta per aver rappresentato l’ex campione del Mondo Ronaldo ’Il Fenomeno’, Giovanni Branchini è anche l’agente del nerazzurro Arturo Calabresi. Con la riapertura del mercato uno dei volti noti del calcio italiano commenta la situazione attuale del Pisa e del suo assistito.
Branchini, il Pisa sta disputando un campionato molto positivo e sembra poter puntare alla Serie A.
"Il Pisa è stato costruito bene e ha le qualità per poter sognare la Serie A. Ha una difesa solida, un buon portiere, interpreti validi e una panchina che offre soluzioni importanti. Se c’è un limite, è quello di incappare talvolta in cadute banali, come certi pareggi o sconfitte evitabili. Le partite "chiave", invece, vengono affrontate con grande concentrazione, e la squadra non sbaglia quasi mai. Insomma, se riuscirà a mantenere costanza di rendimento anche contro avversari meno quotati, potrà davvero puntare al salto di categoria".
Sul mercato secondo lei la società come opererà?
"Credo che la priorità sia trovare un’alternativa a quei giocatori cardine del sistema di Inzaghi. Se un elemento fondamentale dovesse avere un problema fisico o uno stop imprevisto, servirebbe qualcuno che sappia ricoprire quel ruolo, ma la base del Pisa è già eccellente e servono solo piccoli ritocchi".
Il suo assistito Calabresi sta attraversando un ottimo momento con la maglia del Pisa.
"Arturo è l’esempio concreto di come gli algoritmi non siano tutto nel calcio. Spesso il nostro mondo è schiavo di mode e tendenze legate all’analisi dei dati, ma la realtà è che la competenza conta ancora tantissimo. Esperienza e conoscenza del gioco fanno la differenza, soprattutto per quei giocatori come Calabresi, capaci di ricoprire più ruoli e di contribuire con personalità e mentalità positiva. Inzaghi, dal canto suo, è un allenatore molto attento ai dettagli, riesce a valorizzare la duttilità di Calabresi schierandolo sia come difensore centrale (o "braccetto") sia sulla fascia destra in caso di necessità. Il fatto che Arturo abbia superato alcuni problemi fisici avuti in passato gli ha permesso di dimostrare ancora di più quanto sia prezioso per la squadra".
Come valuta l’operato di Inzaghi sulla panchina del Pisa?
"Inzaghi è un allenatore ’sul pezzo’, come si suol dire. Ha la stessa grinta e la stessa determinazione che lo contraddistinguevano da calciatore. Il gruppo lo segue perché ha fiducia in lui, sia umanamente che professionalmente, e questo è un aspetto fondamentale. In più, Pippo prepara ogni partita con cura, riuscendo a trasmettere ai giocatori la giusta mentalità. Questo fa sì che le sfide decisive siano affrontate con la massima concentrazione. Se poi il Pisa riuscirà ad evitare le classiche disattenzioni con le squadre meno quotate, avrà tutte le carte in regola per puntare a obiettivi ambiziosi".
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