Il duello Bisoli-Aquilani. Carattere e massima organizzazione difensiva. Contro cura dei dettagli e gestione del pallone

I due allenatori, che condividono il ruolo da calciatore e l’età del via al percorso in panchina hanno approcci diversi . .

11 novembre 2023
Carattere e massima organizzazione difensiva. Contro cura dei dettagli e gestione del pallone

Carattere e massima organizzazione difensiva. Contro cura dei dettagli e gestione del pallone

Uno dei decani del campionato, nonostante la carta d’identità segnali che di primavere sulle spalle ne ha accumulate soltanto 56. Dall’altra parte uno dei profili in rampa di lancio nel calcio italiano, protagonista di un avvio di carriera scintillante nel settore giovanile e primi passi pieni di scivoloni e poche gioie tra i "grandi". Pierpaolo Bisoli siede sulla panchina del SudTirol dal settembre dello scorso anno e ha accumulato 50 presenze con la formazione bolzanina, contribuendo in prima persona a riempire di record e aneddoti indelebili l’albo d’oro della società tirolese. L’ex centrocampista, una volta appese le scarpette al chiodo, ha avviato il percorso di allenatore nel lontano 2005, a 39 anni, e da lì è transitato in tutte le categorie professionistiche arrivando ad accumulare complessivamente 544 partite ufficiali da allenatore. Alberto Aquilani con il collega condivide il ruolo da calciatore e anche l’età alla quale ha dato il via al percorso sulla panchina (l’ex Roma e Milan ha compiuto 39 anni lo scorso 7 luglio): decisamente differente il curriculum, visto che il tecnico nerazzurro di partite ne ha vissute appena 13 (le 12 disputate in campionato e quella di Frosinone valida per la Coppa Italia).

Differente l’approccio dei due mister: Bisoli da sempre va alla ricerca del carattere e della massima organizzazione difensiva nelle squadre che ha allenato, Aquilani non ha mai rinunciato a inseguire il risultato attraverso una prestazione focalizzata sulla gestione del pallone e sulla cura maniacale dei dettagli sia in fase di possesso che di non possesso. Sul terreno di gioco uno dei duelli più avvincenti è sicuramente quello tra i due bomber: Daniele Casiraghi per gli altoatesini, Mattia Valoti tra i nerazzurri. Casiraghi ha siglato 7 reti e 2 assist nelle 10 presenze messe a referto fino a oggi, issandosi al secondo posto nella classifica dei cannonieri cadetti dietro soltanto a Massimo Coda della Cremonese (8 centri). Il numero 27 dello Sporting Club (3 gol all’attivo) eccelle nel confronto con il prossimo avversario in quasi tutte le statistiche: 81% di passaggi riusciti rispetto al 72% di Casiraghi, 66% di contrasti vinti contro il 40%, più conclusioni tentate verso lo specchio della porta. Ma è proprio a questa voce che Casiraghi ha marcato la differenza su Valoti: appena il 33% dei tiri del nerazzurro sono finite tra i pali, l’avversario raggiunge addirittura il 57%.

M.A.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su