Il personaggio. Marius Marin "il factotum» 978 passaggi in sole 20 presenze

L’allenatore ha cambiato spesso modulo tattico ma a centrocampo ha sempre puntato su di lui.

13 febbraio 2024
Marius Marin "il factotum" 978 passaggi in sole 20 presenze

Marius Marin "il factotum" 978 passaggi in sole 20 presenze

Se fosse un personaggio teatrale, Marius Marin sarebbe il Figaro del Barbiere di Siviglia di Rossini. Il centrocampista rumeno, infatti, è in tutto e per tutto "Il factotum" di questo Pisa. Uno di quelli che ha beneficiato e ha modificato, evoluto, maggiormente il proprio stile di gioco con l’arrivo di Alberto Aquilani in panchina. Da semplice giocatore di rottura, Marin ha incrementato notevolmente il numero di passaggi effettuati, 978 al momento in venti presenze stagionali (tutte da titolare) prendendosi maggiori responsabilità in fase di possesso e di impostazione, con discreto successo (83% la percentuale di successo).

In questa stagione l’allenatore ha cambiato spesso modulo tattico, strategie, interpreti, ma a centrocampo non ha mai fatto a meno di Marin (come in difesa di Canestrelli), sia che scelga un centrocampo maggiormente dinamico (con Piccinini o Touré), come a Cosenza, o uno più di impostazione e metodo, con l’apporto di Miguel Veloso, sono sempre gli altri a ruotare, con Marin lì, lì nel mezzo, stavolta citando Ligabue. Fondamentale nella maturazione calcistica del giocatore sembra esser stato proprio l’ingresso in rosa del portoghese, con il quale si amalgama in una coppia perfettamente bilanciata, costringendolo anche a una maggiore attenzione tattica. Ventisei anni da compiere ad agosto e già 196 presenze con la maglia nerazzurra, arrivato nell’estate del 2019 e subito protagonista nella promozione in Serie B e ora in tutto e per tutto leader dello spogliatoio, oltre che in campo. La sua presenza è necessaria al resto della squadra, che sembrano consci di avere in lui l’ultimo baluardo in ogni situazione. L’unico nodo da limare rimane quello dei cartellini gialli, già nove in stagione dopo ventiquattro giornate di campionato, oltre all’espulsione rimediata a Palermo.

Lorenzo Vero

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