Il ritratto. Un talento cresciuto nell’Inter
PISA Un nuovo giovane alla corte di Alberto Aquilani. Con l’arrivo di Nicholas Bonfanti, e la conseguente partenza di Ettore Gliozzi,...
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Un nuovo giovane alla corte di Alberto Aquilani. Con l’arrivo di Nicholas Bonfanti, e la conseguente partenza di Ettore Gliozzi, abbassa ulteriormente l’età media del Pisa Sporting Club, oltre a ricomporre il pacchetto offensivo, composto già da Stefano Moreo, Ernesto Torregrossa e Gaetano Masucci. Una nuova freccia da scoccare nell’arco di Aquilani, con Bonfanti che va a rappresentare un unicum rispetto ai suoi nuovi compagni di reparto. "Lo squalo", questo il suo soprannome (ribadito in ogni sua esultanza, nella quale con la mano mima una pinna), è un attaccante di non grande statura, 178 centimetri (otto in meno rispetto ai 186 di Gliozzi), dal baricentro basso, e una robustezza, soprattutto sulle gambe, che gli donano quell’esplosività offensiva della quale ha fatto le sue caratteristiche principali. Bonfanti nelle sue prime stagioni di professionismo, dopo aver fatto molto bene nel settore giovanile dell’Inter, squadra della quale è tifosissimo (il nerazzurro, in questo caso in veste Pisa, era nel suo destino), ha dimostrato di avere nelle proprie corde una grande versatilità nell’interpretazione del ruolo di centravanti. Meno tecnico di Torregrossa, meno propenso alla costruzione della manovra di Moreo, più centravanti di ruolo.
Sinistro di piede, ma a differenza della quasi totalità dei mancini, non disdegna il piede destro, segnando varie volte anche con il destro in Serie B. Potente nell’immediatezza, ma anche con grande propensione al sacrificio, soprattutto nel primo pressing alla difesa avversaria, al quale Aquilani fa molta attenzione, permettendo così di poter alzare il baricentro. Capace nel gioco areo, come dimostrato una tripletta rifilata al Bari in Supercoppa di Serie C due stagioni fa. Adesso, dopo una prima parte di stagione dove ha trovato poco spazio, è pronto, nell’anno in cui compirà ventitré anni, a rilanciarsi. Per farlo, si affiderà ad Aquilani, che con i giovani ci sa fare, come dimostrato dal lavoro svolto nel settore giovanile della Fiorentina e dalla crescita in stagione dei vari Canestrelli, Piccinini e Lisandru Tramoni. Ora è il turno di Bonfanti.
Lorenzo Vero
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