Il toto formazione e la coperta corta in difesa. E per assurdo potrebbe esserci un sacrificio

Qualcuno dovrà restare in panchina per avere almeno un’opzione disponibile in caso di emergenza. L’analisi e la situazione

13 aprile 2024
Il toto formazione e la coperta corta in difesa. E per assurdo potrebbe esserci un sacrificio

Il toto formazione e la coperta corta in difesa. E per assurdo potrebbe esserci un sacrificio

Sospesi tra il tre e il quattro: questi due numeri e i concetti tattici che si portano appresso hanno caratterizzato la marcia di avvicinamento dell’ambiente nerazzurro alla delicata sfida di oggi pomeriggio. L’oggetto del rimuginio di Alberto Aquilani e del suo staff è l’impostazione da dare al pacchetto difensivo, vittima di una quantità incredibile di assenze per squalifica. Di quattro centrali puri ne è rimasto disponibile soltanto uno: l’islandese Hermannsson, e proprio da lui parte l’allestimento della linea da contrapporre agli attaccanti della Feralpisalò. Il numero di componenti che completeranno il pacchetto difensivo dipende dalla posizione che sarà assegnata a Beruatto ed Esteves. Perché questi due elementi permettono ad Aquilani di variare tra il 4-2-3-1 e il 3-4-2-1 visto nelle ultime settimane. Il difensore mancino può agire sia da centrale nelle zolle di centrosinistra di una difesa a tre, sia da terzino in una linea a quattro. Il portoghese invece, nonostante reciti con sempre maggiore disinvoltura nel ruolo di regista, nasce cursore a tutta fascia sulla destra. La sensazione è che Beruatto abbia qualche chance in più di partire dal 1’ nella posizione di terzino, con Esteves tenuto come asso nella manica dall’allenatore romano a gara in corsa. Di conseguenza la difesa sarà completata da Calabresi accanto a Hermannsson e il rientrante Barbieri sulla fascia destra. In mediana, per garantire un filtro maggiore dal fischio d’inizio, può ritrovare una maglia da titolare Miguel Veloso al fianco di Marin. Alzandosi dalla panchina, Esteves può dare il cambio al suo connazionale ma anche contribuire a implementare la spinta sulle corsie laterali, sfruttando la sua grande classe abbinata alla rapidità di esecuzione e pensiero. Dalla trequarti in su le alternative e le combinazioni da proporre sono molteplici, con un elemento a fare da costante: Nicholas Bonfanti verrà schierato nella posizione di riferimento offensivo.

Il numero 9 infatti è l’attaccante che meglio riesce a impensierire le difese avversarie anche giocando spalle alla porta. Perciò dovrebbe partire dal 1’ e sfiancare i centrali della Feralpisalò. La tentazione è rappresentata da una trequarti interamente composta da pesi leggeri: per creare varchi e trovare gli spazi giusti nei quali affondare il colpo e aggredire la porta lombarda. Ecco perché il terzetto con D’Alessandro, Matteo Tramoni e Arena può essere la soluzione ideale per tradurre in pratica questo concetto. Fermo restando che anche Torregrossa scalpita.

M.A.

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