Il traguardo di gennaio. L’affaire Nagy e il nuovo anno. I possibili scenari senza di lui

Il Pisa non ha ancora smesso di pensare a Markus Solbakken. Lo segue ancora.

20 novembre 2023
L’affaire Nagy e il nuovo anno. I possibili scenari senza di lui

L’affaire Nagy e il nuovo anno. I possibili scenari senza di lui

Gennaio potrebbe essere un mese da porte scorrevoli come mai in passato per il Pisa sotto la presidenza Corrado. La società infatti non ha ancora completato le valutazioni sul da farsi, ma secondo quanto emerge non ci saranno rivoluzioni, bensì piccoli accorgimenti. Se la squadra dovesse riuscire a entrare in zona playoff già entro fine dicembre, i cambiamenti potrebbero essere minimi, mentre se non arriverà una sterzata definitiva invece nei risultati, allora potrebbero esserci interventi più decisi. Sulla lente d’ingrandimento resta il ‘caso’ Nagy. Le parole del giocatore dei giorni scorsi, dal ritiro dell’Ungheria, hanno generato malumori nel pubblico nerazzurro. "La mia situazione non è più sostenibile - aveva detto il calciatore -. Al più presto dovrò cambiare squadra, voglio giocare l’europeo". Il calciatore avrebbe voglia di cambiare e il Pisa non ha mai costretto nessuno, contro la propria volontà, a rimanere. L’unica regola non scritta è quella di portare offerte, se l’intenzione è quella di cambiare aria. Alcune dichiarazioni in particolare hanno fatto pensare a un’ideale strizzata d’occhio da parte del giocatore all’ex tecnico: "Non sono stato fortunato nel cambio di allenatore" aveva detto Nagy, quasi a rimpiangere l’ex allenatore Luca D’Angelo, oggi allo Spezia. Chissà che tra i bianconeri e i nerazzurri non nasca una trattativa per potare il giocatore in Liguria a gennaio. D’altronde voci di mercato farebbero pensare a un possibile ingaggio di Puscas per lo Spezia dal Genoa, quindi anche un’operazione Nagy non sarebbe campata per aria. Il Pisa intanto non ha ancora smesso di pensare a Markus Solbakken. Non ci sono state novità sui rapporti tra la società nerazzurra e il Viking, ma il Pisa non ha smesso di seguirlo. Tra due giornate terminerà il campionato norvegese con la squadra del calciatore attualmente al quarto posto, dopo aver mollato la lotta per il titolo.

Finora ha giocato 25 partite da titolare mettendo a segno due gol e diventando uno dei punti fermi della sua squadra, tanto da esordire anche nella nazionale del proprio paese. Il 23enne, classe 2000, è nel novero dei giocatori che potrebbero vincere il titolo di calciatore dell’anno nella sua squadra e per strapparlo alla sua società ci vorrebbero più di 3 milioni di euro. La società nerazzurra ha dimostrato che, se ne vale la pena, non si è mai tirata indietro da investimenti importanti, come nei casi di Moreo (2,5 milioni), Torregrossa (1,8) e Mlakar (2,8). Chissà che anche il tesoretto ricavato dagli 8 contratti liberatisi con le risoluzioni consensuali da Luca D’Angelo e Rolando Maran, pari a circa 1,5 milioni di euro, non possa aiutare in tal senso.

Michele Bufalino

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