La classifica in B. La più forte il Parma di Pecchia. Trentasette gol, due per match
Dietro i ducali la bagarre è completa, tra Venezia e Como appaiati a 35 lunghezze e poi il Brescia. .
Il girone d’andata della Serie B si è chiuso con un verdetto ben chiaro: in vetta c’è la formazione che nella prima parte della stagione ha dimostrato con prestazioni, risultati e numeri di essere la più forte del lotto. Il Parma di mister Pecchia è stato capace di collezionare 41 punti, superando di gran lunga la media di due punti a partita e mettendo in mostra il miglior attacco (37 gol, quasi due per match) e appena 17 concessi: in questo caso soltanto la Cremonese è riuscita ad avere un miglior rendimento, con 16 reti incassate. Dietro i ducali la bagarre è completa, perché tra Venezia e Como – appaiati a 35 lunghezze – e il Brescia – prima delle "escluse" dalla griglia dei playoff – ci sono soltanto dieci punti. In questa porzione della classifica le sorprese più eclatanti sono il Como e il Cittadella. I lariani, partiti in sordina, hanno perso appena 4 partite nel girone d’andata, evidenziando una grande continuità di risultati e una solidità d’acciaio contro tutti gli avversari. I veneti invece non rappresentano più la "cenerentola" della categoria, ma il loro quarto posto (33 punti) è inaspettato perché ancora una volta, a fronte di investimenti oculati e quasi tutti realizzati pescando dalla categoria inferiore, sono riusciti a trarre il massimo da ciascun componente della rosa.
Esaltante anche il cammino del Catanzaro, che da neopromosso è riuscito a raggranellare 30 punti con prove dense di contenuti e brillantezza. A centro classifica troviamo la maggior parte delle delusioni della prima parte dell’annata: oltre al Pisa, fanno "rumore" i 23 punti della Sampdoria (le sconfitte sono già 8) e del Bari – la scottatura della Serie A sfuggita all’ultimo minuto della finale playoff contro il Cagliari ha lasciato scorie mentali pesantissime. A rendere ancora più ingarbugliata la matassa della parte bassa della classifica c’è il rendimento delle compagini di coda: tra la Feralpisalò – ultima a quota 14 – e il SudTirol – primo dei club "salvi" con 20 punti – ci sono appena sei lunghezze. Parma a parte – a patto che i biancoscudati non incappino in crisi e scivoloni – tutti gli altri obiettivi sono ampiamente raggiungibili da un’ampia fetta delle diciannove squadre.
M.A.
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