La ricetta del Piova per risalire la serie B: "Più tiri in porta e cattiveria agonistica"

Lamberto Piovanelli analizza pregi e difetti del gruppo: "Funzionano gli esterni, ma D’Alessandro tornerà tra un po’. Manca il gioco"

22 settembre 2023
La ricetta del Piova per risalire la serie B: "Più tiri in porta e cattiveria agonistica"

La ricetta del Piova per risalire la serie B: "Più tiri in porta e cattiveria agonistica"

di Michele Bufalino

PISA

Lamberto Piovanelli, storica ex bandiera nerazzurra, forte dei suoi 40 gol tra massimo campionato italiano e Serie B con la maglia del Pisa, fotografa l’attuale momento di difficoltà del Pisa.

Piovanelli, come giudica l’avvio di campionato della squadra di Aquilani?

"Il Pisa arriva da brutte prestazioni e la classifica piange. Non è uno dei momenti migliori. In Serie B arrivare dalla zona alta a quella retrocessione è un attimo. Al momento la squadra di Aquilani sta dimostrando di essere da metà classifica".

La Feralpisalò potrebbe essere l’avversario giusto per rilanciarsi?

"Il Pisa deve affrontare ogni partita alla stessa maniera, sfruttando ogni situazione al meglio. Spero rientri molto presto D’Alessandro, senza di lui sarà molto dura nei prossimi mesi. Con la Feralpisalò è un impegno da non prendere sotto gamba".

In attacco si tira poco in porta. "Spero che qualcosa possa cambiare. I gol non arrivano e al Pisa manca sempre, come l’anno scorso, un attaccante potenzialmente in grado di andare in doppia cifra".

La difesa però è al completo. "L’augurio è che Caracciolo possa tornare al 100% perché con lui in campo la situazione sarebbe differente grazie alla sua esperienza, finora i centrali non hanno reso come ci si aspettava da loro. Barbieri è un ottimo giocatore, così come Beruatto che sta migliorando, ma a livello di gioco ancora non sta raggiungendo ilivelli di due anni fa".

Facciamo un gioco. Ci dica una cosa che funziona e una che non funziona.

"In questo momento funzionano gli esterni, si vede molta qualità tra Barbieri e D’Alessandro, ma quest’ultimo non potremmo apprezzarlo per lungo tempo, in generale però la batteria di giocatori a disposizione in questo ruolo è di alto livello. A non funzionare invece è il gioco, il Pisa tende a tenere palla, ma in maniera statica, la squadra ha fatto davvero pochi tiri in porta. Aggiungo anche gli infortuni e il precario stato di forma, non è normale che tanti giocatori chiedano il cambio. Sembra anche mancare un certo tipo di cattiveria agonistica".

Beruatto ha parlato di "problemi mentali", lei cosa ne pensa?

"Penso a chi la mattina si alza alle 6 del mattino per fare l’operaio oppure lavora alla Saint Gobain. Non si può più accettare da parte dei giocatori sentire parlare di problemi mentali. I problemi si affrontano e si risolvono. Punto".

Come può uscire il Pisa da questa situazione?

"Banalmente servono risultati, prestazioni convincenti e un cambio di passo importante. Il pubblico e gli addetti ai lavori vogliono vedere quella cattiveria agonistica che sta mancando".

Oggi due ex nerazzurri e colleghi dell’epoca Anconetani, Berggreen e Larsen, prenderanno la cittadinanza pisana. Secondo lei è stata una scelta corretta?

"Senza alcun dubbio, Klaus ed Henrik hanno fatto la storia del Pisa e sono rimasti sempre legatissimi alla città. Meritano questo giusto riconoscimento. Sono contento per loro, orgoglioso di quei tempi irripetibili".

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