La sfida con il Venezia. I quattro difetti che condizionano il Pisa
Gol subiti nel recupero, una solo vittoria contro le big, difesa molle e soprattutto il salto di qualità mancante
La sfida di sabato con il Venezia ha rimesso a nudo tanti problemi, proiettando il Pisa di poco sopra la zona retrocessione. Ecco alcuni difetti che i nerazzurri non riescono a scrollarsi di dosso.
I gol subiti nel recupero. Ormai è stato detto e ripetuto, per 7 volte la squadra di Aquilani ha subito gol nel recupero, tanto da vanificare tutte le cose buone fatte nel corso delle ultime gare. La crescita c’è stata, ma fino a quando il Pisa subirà reti così e perderà punti pesanti, sarà come aspettare invano Godot. Contro le big. Una sola vittoria (col Cittadella), poi solo sconfitte e, in rari casi, pareggi, contro le big del campionato. La stagione ha dimostrato che i nerazzurri sono una delle squadre che meno è riuscita a incidere contro squadre di alta classifica. Un dato importante che certifica come la dimensione nerazzurra non sia quella dei playoff, ma invece più legata alla salvezza o alla metà della classifica, dove invece il dato è ribaltato nel computo dei risultati.
Difesa molle. Che sia un errore singolo oppure, più generale, di reparto, la difesa, al di là di Caracciolo e Canestrelli che stanno facendo gli straordinari, subisce sempre gol evitabili. Contro il Venezia infatti Pohjanpalo è emerso da una selva di gambe in un batti e ribatti nel quale nessuno ha spazzato via il pallone, mentre Olivieri, autore dell’1-2 in mezza rovesciata, ha potuto agire indisturbato in mezzo all’area di rigore, senza essere contrastato dai difensori nerazzurri.
Manca il salto di qualità. Dopo le sconfitte con Parma e Venezia, ora la prova del nove contro il Modena in questo turno infrasettimanale. Il Pisa è chiamato a vincere, altrimenti dovrà guardarsi prepotentemente indietro in classifica. Nello spazio di due partite infatti tutto il mondo nerazzurro si è rovesciato. Dopo la buona serie di risultati che aveva caratterizzato le precedenti 7 gare prima del Parma, portando la squadra di Aquilani a dare un’occhiatina in avanti, ora invece sono tornate le paure di qualche settimana fa. D’altronde la Serie B è questo, un campionato crudele ed equilibrato nel quale, senza continuità di risultati una squadra è costretta a guardare la classifica in ottica differente, mettendo a dura prova la testa dei giocatori.
Michele Bufalino
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