L’analisi e i numeri. Un problema chiamato "casa»

Il Pisa ha un problema con l'arena Garibaldi: non riesce a ottenere buoni risultati in casa. La sconfitta contro lo Spezia evidenzia il rendimento preoccupante dei nerazzurri, con solo due vittorie in undici partite. Il fenomeno è iniziato nel 2023 e continua nonostante il cambio di allenatore. Si attribuiscono diverse cause, tra cui la mancanza di tranquillità e l'isteria in campo.

29 gennaio 2024

Il Pisa ha un "problema" con l’Arena Garibaldi. No, per una volta in questi giorni non parliamo della contestazione dei tifosi figli dei problemi strutturali dell’impianto, anche se non può non essere un ulteriore elemento a supporto del tema principale: il Pisa non riesce a rendere nel proprio stadio di casa. La sconfitta contro lo Spezia rende ancora più preoccupante il rendimento interno dei nerazzurri in stagione, che adesso recita: quattro sconfitte, cinque pareggi e due solo vittorie (contro Cittadella e Ascoli). Otto punti in undici partite, per una media da 0,727 punti per gara che risulta inquietante se paragonata a quella della classifica esterna: 1,36, frutto di quattro vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte.

Quello che è era una fortezza, poi un fortino, adesso è terreno di conquista per gran parte delle squadre avversarie. Un problema, però, non da limitarsi alla stagione corrente. Il "fenomeno", infatti, è iniziato già a gennaio del 2023. Le due sconfitte in serie contro Cittadella e Sudtirol tagliarono le gambe alla formazione allora allenata da D’Angelo, iniziandosi a sentire sempre meno comoda in casa, dove fino all’autunno aveva costruito le proprie fortune.

Con l’avvento di Aquilani, però, la musica non è cambiata. Eppure, i fischi assordanti che si innalzarono al fischio finale della sfida con la Spal (che sancì l’esclusione dei nerazzurri con i playoff), avevano lasciato spazio agli applausi del pubblico dopo la sconfitta contro il Parma (subita all’ultimo minuto). Quindi, i successivi risultati interni (il pareggio con il Bari e soprattutto la sconfitta, arrivata sempre in extremis con il Cosenza) hanno nuovamente fatto storcere il naso ad alcuni tifosi, e la nascita di un tabù. Le vittorie, contro Cittadella e Ascoli, non sono riuscite a rappresentare una svolta.

A tanti fattori sono state attribuite le cause: un problema di mentalità, di tranquillità nel proprio stadio e anche delle critiche ai primi errori. Certo, in stagione Aquilani non ha potuto godere di un ambiente caldo come l’Arena è abituata a essere, ma il problema di serenità, di "isteria" in campo in casa è visibile.

Lorenzo Vero

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