Le cifre e l’analisi. Sono stati investiti 760mila euro

Il Pisa chiude il calciomercato invernale in passivo di circa 760mila euro, ma potrebbe guadagnare diversi milioni a giugno grazie a clausole di riscatto. Sette giocatori sono stati ceduti, di cui uno a titolo definitivo.

2 febbraio 2024

Si è chiusa ufficialmente la sessione invernale di calciomercato. Trentadue giorni in cui il Pisa ha operato quasi esclusivamente in uscita, al netto dell’arrivo di Bonfanti. Nonostante ciò, la società nerazzurra termina la finestra di gennaio in passivo, di circa 760mila euro. Il tandem Stefanelli-Corrado ha condotto tre operazioni in entrata, tutte e tre a titolo definitivo, con gli acquisti dei giovani Pavanello e Durmush dal Campodarsego e dalla Sancatadaldese, entrambi per una cifra inferiore a 50mila euro, che vanno ad aggiungersi ai 750mila euro spesi per il centravanti dal Modena, cifra che ha rappresentato un conguaglio economico oltre alla cessione agli emiliani di Gliozzi. Quella dell’ex numero 9 nerazzurro è stata l’unica partenza, delle sette totali, a titolo definitivo dal Pisa di questa sessione che non ha portato però soldi nelle casse societarie. Le altre sei sono arrivate tutte secondo la formula del prestito. Prestiti secchi quelli di Dubickas alla FeralpiSalò, di Livieri alla Cremonese e Guadagno al Latina. Discorso diverso per quanto riguarda Nagy, Jureskin, ceduti allo Spezia e Vignato alla Salernitana. Le due società godono del diritto di riscatto per i giocatori, fissato a 1,2 milioni di euro per il centrocampista, 500mila euro per il terzino e 2milioni per il trequartista. Un totale che porterebbe, nel caso in cui Spezia e Salernitana esercitassero il diritto, circa 3,7milioni di euro nelle casse del Pisa a giugno, ai quali si potrebbero aggiungere gli 8 che l’Udinese potrebbe pagare per il cartellino di Lucca. Un mercato chiuso in passivo, ma che a giugno potrebbe portare vari milioni.

Lorenzo Vero

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