Le "infilate" in difesa a Pisa e la carenza di gol: analisi e criticità

La sconfitta del Pisa contro il Modena ha evidenziato alcuni limiti della formazione di Aquilani, tra cui la difesa, il palleggio statico e l'attacco. La sosta servirà a risolvere le criticità e a creare un migliore amalgama.

di MICHELE BUFALINO -
4 settembre 2023

di Michele Bufalino

La sconfitta contro il Modena ha evidenziato alcuni limiti della formazione di Alberto Aquilani e, senza fatica, si può dire che è stata la peggiore partita della sua gestione tra match ufficiali e amichevoli. Diverse cose non hanno funzionato, ma proviamo a mettere ordine con le tre principali criticità emerse nel corso del match e dell’ultimo periodo.

1) La difesa. A scricchiolare maggiormente è stato il reparto arretrato, con tante cose che non sono andate. Se contro il Parma a salvare parzialmente la situazione era stato San Nicolas, contro il Modena tutti i nodi sono venuti al pettine. Beruatto è stato l’emblema in negativo di tanti errori individuali. La rete del vantaggio modenese assomiglia fin troppo al primo gol del Parma, con un’infilata in contropiede come una lama nel burro. Anche il secondo gol ha permesso a Gerli di fare ciò che voleva con lo stesso Aquilani infastidito per il modo in cui è maturato e, per la seconda volta in due partite, viste le difficoltà nei meccanismi difensivi, un difensore centrale è stato espulso per chiara occasione da gol. In questo momento il pacchetto arretrato è il problema principale del Pisa e Aquilani dovrà rimboccarsi le maniche.

2) Palleggio statico. La costruzione da dietro, contro i canarini, non ha prodotto niente di concreto. Per tutta la gara infatti il Pisa ha sì avuto il maggior numero di passaggi completati, ben il triplo rispetto al Modena, secondo le statistiche, con il 60% circa di possesso palla, ma questo non si è tradotto in niente di rilevante. Appena la squadra di Bianco si è coperta, chiudendosi, non c’è stato niente da fare. Diversamente rispetto al Parma e alla Sampdoria anche l’atteggiamento non era così propositivo e la squadra era statica in mezzo al campo, con poco movimento attivo tra le linee. Mai pericolosi.

3) L’attacco. Il terzo elemento a non aver funzionato infatti è stato l’attacco. Il Pisa non è mai stato pericoloso nel corso di tutto il match. Moreo non è mai stato servito a dovere e così Mlakar, quando è entrato in campo, e Masucci. Le uniche conclusioni verso la porta dei nerazzurri sono state calciate da Miguel Veloso, sostituito all’intervallo. Inoltre anche la batteria dei trequartisti è stata impalpabile. Arena non è mai riuscito ad esprimersi, D’Alessandro ha sbattuto contro un muro, mentre Valoti e Vignato sono stati due fantasmi. Di attenuanti ce ne sono molte, con una squadra non in condizione atletica per via dei nuovi arrivati che hanno dovuto essere subito gettati nella mischia e dei tanti infortuni. La sosta servirà proprio a questo, a risolvere le criticità e a creare un migliore amalgama.

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