Le possibilità di Aquilani e il modulo super-fluido

Tre turni in pochi giorni si fanno sentire: fra stanchezza e scelte tattiche . Una rosa quasi al completo: out Touré, potrebbe debuttare anche Torregrossa.

di MICHELE BUFALINO -
30 settembre 2023
Le possibilità di Aquilani e il modulo super-fluido

Le possibilità di Aquilani e il modulo super-fluido

PISA

Contro il Cosenza l’obiettivo è quello di ottenere i tre punti continuando a crescere. La squadra, nelle ultime apparizioni, ha dimostrato carattere, ma anche duttilità tattica. Ormai il concetto di ‘modulo fluido’ ha preso piede anche per Alberto Aquilani che, in particolare contro Bari, Feralpisalò e Reggiana, ha schierato non solo il suo classico 4-2-3-1 ma anche una variante del 3-5-2. Molto probabilmente si vedrà lo stesso tipo di modulo anche oggi contro il Cosenza. L’unica cosa da capire sono gli interpreti. La scelta è tanta, anche alla luce dei recuperi di Lisandru Tramoni e Mattia Valoti, rimasti ai margini per alcuni fastidi degli ultimi giorni. In difesa Calabresi potrebbe prendere il posto di Barbieri sulla destra, mentre sulla sinistra dovrebbe essere confermato Beruatto con la coppia di centrali, ormai assodata, formata da Leverbe e Canestrelli, anche se Hermannsson e Caracciolo restano alla finestra e, anzi, specialmente l’islandese ha convinto appieno il tecnico nerazzurro in questi ultimi giorni. A centrocampo invece spazio al rientro dal primo minuto di Miguel Veloso e Marin, considerando che Barberis ha esordito contro la Reggiana rimanendo in campo per tutti e 90 i minuti. Non è stato convocato Touré.

Andando sulla parte offensiva dello schieramento però sono almeno un paio le scelte possibili per Aquilani. Da un lato la conferma di tre trequartisti puri e di un’unica punta, una scelta che potrebbe premiare il rientro di Valoti con Arena al centro e Vignato a sinistra, dando anche un po’ di respiro a un generosissimo Moreo e schierando Mlakar come terminale offensivo. Dall’altro invece un approccio diverso, lasciando in panchina uno dei tre giocatori sulla trequarti sopracitati, ma schierando Barbieri (o anche Esteves) più alto a destra, dando forma così a un 3-5-2 più puro anche in fase di possesso. Sembra però essere scoccata l’ora di Ernesto Torregrossa. Il giocatore doveva, per stessa ammissione dell’allenatore, già essere impiegato a partita in corso contro la Reggiana, ma la partita ha reso necessari cambi diversi. Impossibile escludere delle sorprese, come le inaspettate apparizioni, per altro con valutazioni positive, di Jureskin e Piccinini nell’ultimo match. Ieri inoltre la rifinitura è stata più blindata del solito prima che il tecnico Aquilani presentasse il match, sintomo che qualcosa potrebbe bollire in pentola.

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