Le tre grandi magagne e i quarantuno infortuni

Dimissioni, cambi e stadio, oltre alla mancanza di continuità della squadra. Non è l’anno giusto per la A ma può essere quello buono per sciogliere i nodi. .

3 marzo 2024
Le tre grandi magagne  e i quarantuno infortuni

Le tre grandi magagne e i quarantuno infortuni

di Michele Bufalino

Fin dall’estate scorsa il Pisa ha dovuto fare i conti con tante problematiche, spesso anche di natura extracalcistica. Un’annata nata non certo sotto la buona stella, costellata di sfortune e problemi. Tanti indizi per capire che non è l’anno giusto per la Serie A, ma può essere l’anno giusto per risolvere certi problemi. Si comincia dall’estate, con le dimissioni di Aleksandar Kolarov da direttore sportivo, dopo il saluto con Claudio Chiellini. Dopo un casting durato settimane la società è stata costretta a cercare nuovamente un ulteriore direttore sportivo, facendo ricadere la scelta su Stefano Stefanelli. Un mercato iniziato con qualche ritardo, ma che alla fine ha portato a tanti arrivi nel corso dell’estate.

Il secondo problema è quello legato agli infortuni. La rottura del crociato di Andrea Barberis è stato solo l’ultimo di una serie di infortuni. Ben 41 sono stati infatti gli stop forzati dei calciatori del Pisa. Il calvario dell’infermeria nerazzurra era iniziato con lo stesso problema occorso a Matteo Tramoni, dopo il via del torneo contro la Sampdoria nel quale il corso era andato in rete. Prima ancora però c’erano stati altri tre stop, quello di Torregrossa in amichevole, l’operazione di Ettore Gliozzi (ceduto a gennaio) e l’infortunio di Calabresi. Terzo ‘indizio’ è stato la mancanza di continuità della squadra di Aquilani, figlia di tanti fattori. Dal 28 febbraio 2023, oltre un anno fa, il Pisa non vince due gare di fila. Errori singoli, problemi in attacco, problemi in difesa e un adattamento relativamente lungo per cercare di assimilare i dettami tattici del neotecnico nerazzurro.

Il terzo grande problema di questa stagione, che ha condizionato non poco l’ambiente, è stato l’Arena Garibaldi. Dai crolli dei calcinacci della gradinata, passando per tutte le problematiche della Curva Nord con il previsto ampliamento del settore, ripristinando il "curvino". Una situazione che ha coinvolto anche le forze dell’ordine, con inasprimento dei controlli agli accessi, i tifosi, che hanno protestato e stanno scioperando fino a quando non arriverà il via libera per l’aggiunta dei 500 posti in più, senza contare il braccio di ferro della società nerazzurra, con un silenzio stampa durato 7 partite e che si interromperà mercoledì 6 marzo quando a prendere la parola sarà il presidente Corrado. Forse non è l’anno giusto per andare in Serie A, ma questa stagione potrebbe essere formativa per la prossima, una volta acquisita la salvezza, visto il progetto biennale annunciato dal direttore generale Giovanni Corrado, e vista anche la prima pietra del centro sportivo che sorgerà nel corso dell’estate 2024.

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