Marin, croce e delizia. In difficoltà i due centrali

Prove di spessore invece per Valoti (ancora a segno) e D’Alessandro. Moreo il solito movimento, ma nessuno squillo. Vignato in timida ripresa.

17 dicembre 2023
Marin, croce e delizia. In difficoltà i due centrali

Marin, croce e delizia. In difficoltà i due centrali

NICOLAS 5,5. Viene sorpreso dalla puntata da calcetto con cui Insigne sblocca il punteggio. In occasione del raddoppio di Brunori non può niente, mentre è strepitoso sul tap-in a colpo di sicuro di Di Francesco. Poi però sbaglia completamente l’uscita sul cross di Insigne e rende facile la vita a Segre.

CARACCIOLO 5,5. Non ha particolari colpe sui gol incassati, però la sensazione è che sia mancato lo spessore del carisma del capitano in un pomeriggio vissuto sull’ottovolante.

(Masucci sv).

HERMANNSSON 5. Si fa anticipare con eccessiva semplicità da Brunori nell’azione del 2-0 dei rosanero. Poi la sua prestazione torna sulla sufficienza fino al cross di Insigne: il centrale invece di intervenire abbassa la testa, favorendo l’incornata di Segre.

ESTEVES 5,5. Tutti e tre i gol subiti arrivano proprio dalla sua fascia. Troppo lezioso nell’azione del primo gol siciliano, troppo distante da Insigne in occasione della rete della vittoria rosanero. Per contro le due segnature nerazzurre nascono dalle sue intuizioni.

MARIN 5,5. La sua sarebbe una prestazione da otto per corsa, grinta, carisma, tecnica. Segna due reti, una giustamente annullata per fuorigioco, suona la carica per la rimonta in avvio di secondo tempo. Poi però per un eccesso di foga rovina con il piede a martello su Coulibaly e il rosso è corretto: perché, però, nel primo tempo per un fallo identico subito dal romeno il Var ha sorvolato?

VELOSO 6. Circolazione di palla precisa al millimetro e grande esperienza al centro del campo, dove tutti gli avversari devono fare i conti con lui.

D’ALESSANDRO 7. E’ una spina nel fianco costante per la difesa del Palermo. La connessione con Valoti è esaltante e trova la giusta ricompensa l’assist per il momentaneo 2-2. (De Vitis 6: ordine e tempismo nella prima presenza stagionale).

VALOTI 7. Piazza il sesto sigillo personale e si conferma capocannoniere incontrastato della squadra. Per tempi di inserimento e qualità nel paleggio e nella conclusione è un fuoriclasse della categoria. (Nagy 6: entra in campo per proteggere il pareggio e si ritrova a dover arrembare dopo il terzo svantaggio).

VIGNATO 5,5. Timidi segnali di miglioramento da parte dell’attaccante italo-brasiliano. Ma fa una fatica enorme a lasciare tracce palpabili. (Piccinini 6: ci mette grinta e corsa per sopperire all’inferiorità numerica. Poi calcia anche bene sul suggerimento di Barbieri, andando vicinissimo al 3-2 per i nerazzurri).

MOREO 5,5. Il solito movimento, il consueto sacrificio, ma anche la stessa "pochezza" nella trequarti offensiva. (Gliozzi 5,5: quando entra in campo la partita è uscita dagli schemi e gli arrivano pochissimi palloni giocabili).

AQUILANI 5,5. Ancora una partita giocata "benino", ma il tabellino dice che nelle casse nerazzurre sono entrati zero punti. La seconda sconfitta consecutiva inchioda i nerazzurri a due soli punti dalla retrocessione diretta: la sterzata deve arrivare per forza, altrimenti ci si va a schiantare.

M.A.

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