Pazienza, gioco e fatica: "Affinare l’area offensiva"

Giacomo Lorenzini, ex calciatore nerazzurro e opinionista, analizza la squadra "Barbieri ha uno spirito e un atteggiamento positivo, Nicolas altra certezza".

29 settembre 2023
Pazienza, gioco e fatica: "Affinare l’area offensiva"

Pazienza, gioco e fatica: "Affinare l’area offensiva"

di Michele Bufalino

PISA

Giacomo Lorenzini, ex calciatore nerazzurro e opinionista di 50 Canale che ha attraversato due epoche, da quella Anconetani a quella Mian, analizza la situazione attuale del Pisa.

Come valuta il progetto di quest’anno?

"Secondo me questo è un anno in cui la società sta costruendo un’impostazione di gioco diversa rispetto al passato. C’è stato un cambio nel modo di intendere il gioco. Viene sviluppato bene e si vede che c’è tanto lavoro dietro, ma ciò che c’è da affinare (tempo e condizione permettendo) è il reparto offensivo. Che siano trequartisti o la punta, c’è ancora una quadra da trovare e il lavoro che sta facendo il nuovo allenatore Aquilani è in continuo mutamento".

Sembra un Pisa in crescendo nelle ultime gare, non trova?

"In queste ultime partite ho visto miglioramenti, ma anche soluzioni diverse, come quella di schierarsi a 5 dietro. Tra l’altro non ha cozzato col progetto tecnico, ma anzi questo tipo di schieramento ha dato modo di ritrovare una certa tranquillità al gruppo, perché l’identità di gioco è rimasta la stessa e la squadra non si è snaturata".

C’è qualche giocatore che l’ha stupita in positivo?

"Il campionato è appena iniziato, ma qualche individualità sta spiccando. Barbieri ha uno spirito e un atteggiamento positivo. Mi piace la sua personalità abbinata alla sua giovane età. Un’altra certezza è Nicolas e secondo me se ne parla troppo poco, è un portiere che porta sempre punti pesanti a fine stagione".

Il campionato resta sempre di grande difficoltà, come dimostra storicamente la Serie B. "Per me è un campionato ancora da decifrare, ci sono due o tre squadre di altissima qualità e stanno proseguendo un percorso iniziato lo scorso anno. Penso a Parma, Palermo e Cremonese, quest’ultima ha mantenuto tanti giocatori della scorsa serie A. Vedo un torneo difficile, c’è anche qualche sorpresa".

Chi può sorprendere?

"Ad esempio il Cosenza, che negli scorsi anni lottava per la salvezza, quest’anno ha costruito una squadra diversa".

Cosa si aspetta da Pisa-Cosenza di domani pomeriggio?

"Sarà una partita difficile, il Cosenza è una squadra che è messa bene in campo e ha tante alternative rispetto agli anni passati, è una squadra diversa con giocatori veloci ed esperti. Giocheranno più a viso aperto rispetto alla scorsa stagione".

Knaster ha chiesto ancora un po’ di pazienza, la squadra ha nelle corde la Serie A?

"Il Pisa è una realtà ormai consolidata, con una società eccezionale alle spalle che non ha avuto mai negli anni precedenti. Vincere è sempre difficile, come trovare la chiave giusta di lettura. Ci sono tifosi esigenti e vorrebbero la Serie A, come giustamente ci si attenderebbe in una piazza come questa, ma in questi anni si sono fatti ottimi campionati ed è un progetto che va sostenuto. Anche secondo me ci vuole ancora un po’ di pazienza".

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