Pisa-Ascoli, ecco la partita dell’anno?. Cinque motivi per un match davvero speciale

Dalla classifica, allo scontro diretto fino ai guai all’Arena: la vittoria è vitale per entrambe le compagini. Il punto della situazione

21 dicembre 2023
Pisa-Ascoli, ecco la partita dell’anno?. Cinque motivi per un match davvero speciale

Pisa-Ascoli, ecco la partita dell’anno?. Cinque motivi per un match davvero speciale

Mancano soltanto due giorni a quella che, per svariati motivi, può essere definita come la partita più importante di tutto il 2023 e, in prospettiva, anche della stagione in corso. Una vittoria contro l’Ascoli potrebbe indirizzare verso orizzonti più rosei anche l’approdo al nuovo anno. Viceversa, l’ennesimo risultato negativo spalancherebbe definitivamente le porte alla crisi.

SCONTRO DIRETTO

C’è un dato, che più di tutti gli altri, deve spingere a inseguire con convinzione i tre punti: contro le formazioni che si trovano dal decimo posto in giù il Pisa ha fatto molto bene. Nelle 9 partite disputate contro queste compagini sono arrivati 16 dei 18 punti complessivi (una media di 1,78 punti a gara): più nel particolare, sono 3 le vittorie conquistate (la quarta è quella ottenuta contro il Cittadella, unica squadra tra le prime dieci sconfitta dai nerazzurri), 4 i pareggi (sui 6 totali) e appena 2 sconfitte (7 complessive).

RENDIMENTO CASALINGO

Battere l’Ascoli consentirebbe di addolcire un minimo anche il tragico andamento interno dell’anno solare. Nel 2023 il Pisa ha giocato 18 gare sul terreno dell’Arena Garibaldi: il bilancio evidenzia 3 soli successi (2 dei quali nella scorsa stagione, contro il Perugia e il Benevento; nel torneo in corso solo il Cittadella è caduto all’ombra della Torre), 7 pareggi e 8 sconfitte. In questo campionato la formazione allenata da Alberto Aquilani ha raccolto appena 7 punti nelle 8 gare casalinghe giocate, facendo meglio soltanto della Feralpisalò che ha raggranellato 5 lunghezze. Malissimo anche il dato della produzione offensiva: 8 gol all’attivo, terzo peggior attacco nei match interni.

AMBIENTE

La vittoria non può essere la panacea di tutti i mali, ma sicuramente tornare a casa con il sorriso aiuterebbe a distendere i rapporti tra la piazza e la società di via Battisti. Tra cedimenti di porzioni della gradinata, spostamento forzato degli abbonati in tribuna coperta, progetti di sviluppo delle infrastrutture fermi al palo e assenza del tifo più caldo proveniente dalla Curva Nord, il quadro generale è desolante. Serve un successo per dare una svolta.

LA CLASSIFICA

La vittoria è vitale anche – soprattutto – per la classifica. Ragionando per difetto, perdere contro l’Ascoli significherebbe essere superati proprio dai marchigiani e avvicinarsi pericolosamente alle ultime tre posizioni. Quelle che a fine anno portano dritti in Serie C. Un preludio decisamente complesso per l’ultima gara dell’anno, il secondo scontro diretto di fila da giocare a Terni nel giorno di Santo Stefano. Il Pisa è un insieme di buoni giocatori, ma nessuno o quasi è abituato a disputare campionati con il coltello tra i denti per evitare la retrocessione: servono vittorie pesanti per scavare un solco con la zona caldissima.

MERCATO

Fare più punti possibile nelle ultime due gare dell’anno aiuterebbe anche a migliorare l’appeal per i colpi da assestare in entrata nel mercato di gennaio. Tra un Pisa a metà classifica e uno nei bassifondi c’è parecchia differenza.

M.A.

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