Pisa, avanti con una sola vittoria al mese. Anche i numeri inchiodano i nerazzurri

Serve una svolta nel gioco e soprattutto nei risultati altrimenti si rischia grosso. La difesa? Dieci gol presi nello stesso identico modo

di MICHELE BUFALINO -
11 dicembre 2023
Pisa, avanti con una sola vittoria al mese. Anche i numeri inchiodano i nerazzurri

Pisa, avanti con una sola vittoria al mese. Anche i numeri inchiodano i nerazzurri

Numeri da rischio retrocessione, numeri da scossa, numeri da potenziale esonero. Il Pisa di Aquilani affonda sempre di più in classifica, con un tredicesimo posto che fa passare in secondo piano anche le poche buone cose viste contro il Catanzaro. Bisogna dire che le statistiche sono davvero impietose. Per prima cosa i nerazzurri hanno vinto una sola volta nelle ultime sette partite. Sconfitte contro Lecco, Venezia e Catanzaro, pareggi contro Cremonese, Brescia e Como, con un unico successo corsaro contro il Sud Tirol. Prima di questo ruolino da 6 punti in 7 partite il Pisa aveva battuto il Cittadella 2-1, lo scorso 21 ottobre, la prima vittoria casalinga dopo quella di marzo contro il Benevento. I nerazzurri di Aquilani vincono una volta al mese: il 25 agosto con la Samp, il 23 settembre con la Feralpi, il 23 ottobre col Cittadella e l’11 novembre con il Sud Tirol.

Ma c’è di più. L’attacco del Pisa poi è il terzo peggior reparto offensivo dell’intero campionato con 14 reti in 16 partite. Peggio della squadra di Aquilani hanno fatto soltanto lo Spezia e la Feralpisalò, entrambe inchiodate agli ultimi due posti della classifica. Gli unici attaccanti di ruolo ad essere andati in rete sono ancora Moreo e Masucci e, a tre gare dalla fine del girone d’andata, questa statistica è la peggiore tra tutte le squadre del campionato. "Tolto l’infortunato Torregrossa l’unica punta che abbiamo è Gliozzi", parole che risalgono al prepartita contro il Catanzaro e che mettono in evidenza una situazione che deve necessariamente cambiare.

L’attacco però non è l’unico difetto di questa squadra che continua a subire gol nello stesso identico modo. Katseris infatti sulla fascia destra ha fatto la fiera, mettendo alle corde tutto il comparto arretrato nerazzurro. Il risultato? La prima rete, ad opera di Ambrosino ha visto tutto il quartetto dei difensori colpevole del gol subito. Da Beruatto che non va a contrastare l’esterno del Catanzaro, passando per i due centrali che hanno perso la marcatura del neo entrato, fino a Esteves che si è a sua volta perso dall’altra parte un avversario. Per non parlare del secondo gol subito su autorete da Marin, ma figlio della solita sgroppata sulla fascia destra. Reti subite in maniera paurosamente simile, che portano questa tipologia di gol a 10 su 17 reti subite, pari a quasi il 60% dei gol che il Pisa ha incassato, tutti nella stessa maniera.

Se sbagliare è umano e perseverare diabolico, con queste percentuali andrebbe coniato un nuovo detto. Sempre più spesso, infine, si sente dire al tecnico che "questa squadra non determina", oppure "dobbiamo essere più cattivi". E’ il pericoloso sintomo di gravi lacune caratteriali. Non resta che attendere lo sviluppo degli eventi, certi che la fiducia al tecnico e al progetto sportivo non possa durare in eterno, mentre al Pisa serve una scossa immediata, nei risultati e nelle prestazioni, altrimenti sarà difficilissimo operare sul mercato a gennaio da una posizione di bassa classifica.

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