Pisa e Ascoli, l’ultimo ballo degli scontenti. Nerazzurri ko, ma i bianconeri retrocedono

La compagine di Aquilani chiude il campionato con 46 punti, peggior risultato dal ritorno in Serie B. Tredicesimo posto in classifica

di SAVERIO BARGAGNA -
11 maggio 2024
Pisa e Ascoli, l’ultimo ballo degli scontenti. Nerazzurri ko, ma i bianconeri retrocedono

Pisa e Ascoli, l’ultimo ballo degli scontenti. Nerazzurri ko, ma i bianconeri retrocedono

Alla fine tutti scontenti. Il Pisa perché perde anche l’ultimo match stagionale, l’Ascoli perché – nonostante riesca a far sua l’intera posta in palio – retrocede ugualmente in Serie C. Così si saluta con pochi rimpianti la peggiore stagione dal ritorno in Serie B: con 46 punti all’attivo la compagine di Aquilani ha fatto peggio di tutti gli anni precedenti a guida D’Angelo (o Maran-D’Angelo, come fu nella scorsa stagione). La compagine della Torre conclude al tredicesimo posto in coabitazione con il Cittadella con un ruolino di cinque risultati negativi consecutivi. Sostanzialmente, dal 13 aprile – vittoria all’Arena contro la Feralpisalò – il Pisa non ha più fatto punteggio pieno. Il campionato adesso dovrà emettere i suoi ultimi verdetti. Ad ogni modo lo Spezia di D’Angelo si salva, Ternana e Bari si giocheranno i playout. Parma e Como festeggiano la promozione mentre Venezia, Cremonese, Catanzaro, Palermo, Sampdoria e Brescia disputeranno i playoff.

Sul match di Ascoli non c’è poi troppo da dire. La squadra di casa deve vincere per forza se vuol sperare in un miracolo e le motivazioni nel calcio fanno la differenza. Undici minuti e i bianconeri sono avanti con Botteghin. Il resto della partita si dipana sui binari noiosi anche perché, ben presto, anche l’Ascoli capisce che una vittoria servirà a poco o nulla. Il Pisa ritrova un po’ di coraggio e orgoglio pareggiando al minuto 53 grazie ad uno splendido slalom di D’Alessandro. Ma è l’Ascoli ha segnare di nuovo con Pablo Rodriguez per mantenere, fino in fondo, acceso quel barlume che non esiste in uno stadio sempre più silenzioso e cupo. Al triplice fischio tutti scontenti.

E ora si apre un’estate di costruzione o, se davvero Aquilani dovesse salutare per procedere verso Firenze, di ricostruzione. Al di là di essere riusciti a salvarsi senza patemi d’animo, questa stagione è stata sportivamente molto più negativa che brillante. Terza peggior difesa del campionato, alcuni elementi della rosa non hanno reso minimamente quanto ci si attendeva e anche il famoso gioco di Aquilani si è visto a tratti.

La scelta della guida tecnica dovrà essere operata il prima possibile anche perché le decisioni del mercato incombono. Da quali di questi giocatori ripartire? E soprattutto come sistemare gli eventuali esuberi con contratti importanti? In tal senso, scendendo ancor più nello specifico: che cosa fare con calciatori dall’ingaggio corposo come Torregrossa o dall’investimento rilevante come Mlakar? Scelte di natura tecnica ma anche economica, come si evince. E il Pisa riuscirà a trattenere Canestrelli, Barbieri o Esteves che piacciono anche in Serie A? Tanti quesiti da dipanare nel giro di una manciata di settimane.

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