Pisa e Parma, dal bianco e nero ai colori. La festa per A nel 1990 e l’esodo di oggi

Una rivalità sportiva che ha radici lontane. E al "Tardini" quasi duemila pisani scriveranno una nuova pagina di storia

17 febbraio 2024
La festa per A nel 1990 e l’esodo di oggi

La festa per A nel 1990 e l’esodo di oggi

Uno, due, tre: il signor Walter Cinciripini comanda la fine delle ostilità del campionato cadetto. Sono all’incirca le 18 di un assolato 3 giugno 1990 e l’Arena Garibaldi è ancora – per l’ultima volta – l’ombelico del calcio provinciale che profuma di pane e salame. La città si riversa nelle strade per celebrare l’ennesima impresa di quel "monarca assoluto" che in 12 anni è riuscito a trascinare lo Sporting Club nell’élite del calcio italiano. A Pisa, come nel resto d’Italia, si vivono gli ultimi sussulti dei luccicanti anni ’80, quelli della grande illusione che niente avrebbe potuto scalfire il benessere raggiunto: alle porte ci sono i Mondiali, ospitati proprio nel Belpaese, e quel diavolo di un Romeo è riuscito a intercettare soldini sonanti per imbellettare l’Arena Garibaldi. Che quel pomeriggio del 3 giugno di 34 anni fa saluta festosa la promozione in Serie A della corazzata guidata da Luca Giannini: sul rettangolo verde la sfida con il Parma rivelazione di Nevio Scala è una formalità, perché entrambe le compagini salgono il gradino a braccetto. Nel 2-2 finale mettono la firma Lamberto Piovanelli e David Fiorentini per lo Sporting Club, Aldo Monza e Giuseppe Argentesi (sfortunata autorete) per gli emiliani. Anconetani nelle strade imbandierate a festa promette grandi investimenti per l’anno successivo e la pianificazione del raggiungimento dell’Europa nelle stagioni a seguire: sappiamo tutti come andò a finire quella meravigliosa avventura, ma nel baluginìo dei favolosi anni ’80 quelle parole suonavano perfette ed erano al loro posto. I fasti europei toccarono, ironia della sorte, proprio al Parma che in quel 1990 centrò la prima promozione in A della sua storia.

Nell’almanacco dei ricordi i precedenti con i ducali, sul terreno del "Tardini", sono 20 e si mantengono sul filo dell’equilibrio: i gialloblu hanno trionfato in 8 occasioni, il Pisa ha conquistato 7 successi e i pareggi sono 5. Un anno fa i nerazzurri esultarono grazie alla bordata di Tourè, e due stagioni orsono la sfida terminò sull’1-1: vantaggio di Lucca e pareggio di Del Prato. Il successo casalingo sfugge al Parma dal 9 maggio 2009: i ducali erano lanciati verso la promozione in A ed ebbero la meglio di un Pisa con l’acqua alla gola, disperatamente a caccia di punti pesanti. Cristiano Lucarelli e Leon condannarono i nerazzurri alla sconfitta per 2-0 e li avvicinarono a quella che, di lì a poco, sarà una retrocessione clamorosa.

M.A.

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