"Pisa: i programmi restano immutati"

La brutta partenza del Pisa non cambia il progetto della direzione tecnica: Giovanni Corrado conferma la fiducia, ma invita a un approccio più equilibrato e a evitare di rimanere in inferiorità numerica.

1 ottobre 2023

La brutta partenza del Pisa, con 8 punti in 7 partite e soli 6 gol segnati, non sposta di un millimetro il nuovo progetto della direzione dell’area tecnica nerazzurra. A confermarlo è il diggì Giovanni Corrado, giunto in sala stampa al termine del match: "Questo risultato non cambia niente sul nostro percorso di crescita – dichiara Corrado –. Ho massima fiducia sul lavoro di mister e dei giocatori. Abbiamo intrapreso un percorso che ha bisogno di tempo. La fiducia è totale, ma sono l’ultimo a cercare giustificazioni". Da ‘uomo dell’equilibrio’ in ogni sua apparizione in sala stampa, solitamente quando le cose vanno ‘troppo bene’ o ‘troppo male’, il direttore generale predica calma: "Dobbiamo stare calmi, sereni e pazienti – prosegue Corrado –. Non dobbiamo complicarci la vita da soli. In sette partite il fatto che il Pisa si sia complicato la vita più di quanto non se la sia agevolata è un dato di fatto". Come ha già detto in passato, Corrado ancora una volta torna sui gol subiti a inizio partite che spesso hanno condizionato le gare del Pisa. "Non ci sono tante squadre in Serie B capaci di ribaltare il risultato – ammette Corrado –. Andare in svantaggio porta ad un sacrificio fisico e tecnico ed espone a potenziali rischi. Non è la prima volta che succede. L’approccio alla partita dev’essere migliore. Oggi l’abbiamo recuperata e abbiamo preso gol per una casualità, ma se certe cose accadono sistematicamente non può essere una casualità. Dobbiamo essere più equilibrati".

Un altro grosso problema del Pisa sono i cartellini rossi, ben quattro fino a questo momento. "Non si può pensare in una categoria come la Serie B di fare punti se si rimane in inferiorità numerica – tuona il direttore generale –. Se andiamo a sommare siamo stati per quasi 180 minuti in inferiorità numerica e sono tanti. Oggi avevamo alcuni giocatori stremati perché hanno giocato un’ora in 10 e abbiamo addirittura ‘rischiato’ di segnare. Questo ci dice che non riusciamo a mantenere lo stesso livello di serenità durante la partita". In sostanza Corrado resta fermo sulla sua posizione: "C’è stato un passo indietro rispetto alle ultime due partite, ma con il Bari, la Reggiana e la Feralpisalò l’approccio non è stato sbagliato – conclude Corrado –. Se si sbaglia questo nove volte su dieci si perde".

Michele Bufalino

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