Pisa, solita sconfitta all’ultimo istante. E all’Arena piovono fischi contro Aquilani

Bonfanti pareggia l’iniziale vantaggio del Venezia con Pojhanpalo. In pieno recupero Oliveri in acrobazia stende i nerazzurri

di MICHELE BUFALINO -
25 febbraio 2024
Pisa, solita sconfitta all’ultimo istante. E all’Arena piovono fischi contro Aquilani

Pisa, solita sconfitta all’ultimo istante. E all’Arena piovono fischi contro Aquilani

PISA

Fischi, come se piovessero. E ormai le prestazioni del Pisa si ripetono tutte uguali, con lo stesso svolgimento e lo stesso epilogo, un gol subito nel recupero. Sembra quasi di rivivere la stessa partita, come un remake in salsa sportiva di "Ricomincio da capo" con Bill Murray. E pare proprio che quest’anno, per il "giorno della Marmotta", siano state pronosticate altre settimane di freddo inverno, invece di una primavera precoce. Così per la seconda volta consecutiva i nerazzurri subiscono una rete nei minuti finali, per un totale di 7 volte all’interno di questo campionato. Se non è record, poco ci manca. Sotto lo sguardo attento del patron Alexander Knaster, presente in tribuna ieri all’Arena Garibaldi, nonostante un’atmosfera tiepidina, data la mancanza dei tifosi della Curva Nord sugli spalti e senza cori, per circa 5-6000 spettatori presenti, i nerazzurri per la verità giocano una partita autorevole contro gli arancioneroverdi.

Le statistiche parlano di una partita molto equilibrata, con il possesso palla e una presenza nella metà campo avversaria da parte di entrambe le squadre con parametri molto simili. Il Venezia di Vanoli parte bene nel primo quarto d’ora, poi il Pisa mette alle corde gli avversari per una ventina di minuti. I nerazzurri si mangiano anche due volte un gol fatto, prima con Bonfanti, poi con Valoti, a tu per tu col portiere, a pochi secondi dall’intervallo. Poi arrivano le reti, tutte nella ripresa. Da una mischia d’altri tempi in area di rigore è Pohjanpalo che fa capire chi è attualmente il miglior attaccante del campionato.

Bonfanti illude a mezz’ora dalla fine poi, ancora una volta, c’è la rete che vanifica tutte le cose buone fatte nel corso del match, contro un avversario che non è sembrato così superiore come recita la classifica. A segnarla è Olivieri su sforbiciata, libero e indisturbato di calciare in acrobazia, eludendo ogni marcatura. Così il Pisa cade e i fischi piovono. I calciatori li vanno a prendere sotto la gradinata, la tribuna e la Curva Nord, a testa bassa. Molti supporter hanno anche abbandonato la tribuna superiore e inferiore appena subita la rete, con tre minuti ancora da giocare.

Sugli altri campi la distanza dai playoff e dai playout è rimasta equidistante di 4 punti, ma domani ci sarà Modena-Spezia. Una vittoria dei canarini porterebbe a -7 dai playoff, una di D’Angelo invece a soli +2 dai playout. La stagione si sta ormai sempre più configurando come una vera e propria annata di transizione. Intanto, dopo la gara prosegue anche il silenzio stampa, giunto alla quinta partita consecutiva, con uno scollamento sempre più marcato tra tifo e società, viste anche le contestazioni dei presenti a fine partita, specialmente nei confronti di Aquilani, con cori spontanei.

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